Pubblicato da Gloria Zambelli. 17 Settembre 2021.

Cambio Euro Export Banche centrali Tassi di cambio

Il nostro consueto focus valutario settimanale guarda oggi alla Norvegia.
Come si osserva dal grafico di seguito, nel corso del 2020 la corona norvegese ha affrontato le conseguenze finanziarie dettate dallo scoppio della pandemia, reagendo con un drastico deprezzamento; l’impennata del cambio della corona verso l’euro è stato seguito da un graduale recupero che l’ha portata, a fine aprile 2021, vicina a chiudere il gap con i valori pre-pandemici. Malgrado l’estate abbia condotto ad un lieve indebolimento della valuta, nell’ultimo mese si osserva un ritorno sui livelli di inizio aprile. Il cambio chiude, nella giornata odierna, a 10.12 corone per euro.

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Confrontando la dinamica del tasso di cambio effettivo1 della corona con quella del prezzo del petrolio, il rally sperimentato da quest’ultimo emerge come fattore che sta sicuramente guidando il recente apprezzamento della valuta norvegese (per un approfondimento, si rimanda all’articolo di Pricepedia “È iniziato un nuovo rally del prezzo del petrolio?").
Data la rilevanza dell’export di petrolio e gas naturale sull’economia norvegese, le dinamiche economiche e valutarie del paese risultano infatti storicamente correlate all’andamento del prezzo; ciò trova conferma nelle dinamiche dell’ultimo mese, come si nota nel grafico di seguito.

Prezzo del petrolio e tasso di cambio effettivo della Corona Norvegese
(Indice: 2020 = 100)

Fonte: DailyDataLab

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Nel 2020 la Norvegia è risultata quarto esportatore mondiale di petrolio greggio, con un valore delle vendite estere pari a circa 21 miliardi di euro, preceduta soltando da Russia, Canada e Stati Uniti.

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Benchè la Norvegia mostri un forte trend verso la transizione green del comparto automotive, godendo di un ampio sistema di incentivi per favorire l’acquisto di auto elettriche e qualificandosi nel 2018 come maggiore paese importatore del comparto, l’export di combustibili fossili è alla base della grande ricchezza del Paese. Grazie all’estrazione del petrolio, la Norvegia è riuscita infatti a creare il fondo per investimenti a controllo statale più ricco al mondo. La recente tornata elettorale potrebbe tuttavia portare grandi novità in merito.
Il 13 settembre, la Norvegia si è recata alle urne per le elezioni presidenziali, decretando il passaggio di consegne dell’esecutivo dalla coalizione di centro-destra, al governo dal 2013, al centro-sinistra guidato da Jonas Gahr Støre del Partito Laburista. Durante questi mesi di campagna elettorale, l’opportunità di interrompere l’estrazione di petrolio e gas naturale a causa della crisi climatica ha dominato il dibattito politico, trovando sempre più sostenitori nel paese. Il partito di Støre ha promesso una transizione graduale dai combustibili fossili all'energia più verde e si è opposto alla fine dell'esplorazione di nuovi giacimenti, che è stata invece sostenuta dalla parti più intransigenti della coalizione vincitrice.

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Le aspettative sugli interventi della Norges Bank

Ulteriore fattore di rilievo da tenere in considerazione nell’analisi della dinamica della valuta sono le aspettative di normalizzazione della politica monetaria.
Secondo gli analisti, il prossimo giovedì 23 settembre la banca centrale norvegese (Norges Bank) è destinata ad emergere come prima banca centrale tra i paesi occidentali a procedere al rialzo dei tassi d’interesse di riferimento nel periodo post-pandemico2; si prevede un passaggio dallo 0% allo 0.25%. Ulteriori rialzi sono previsti a dicembre e a marzo del prossimo anno, sostenuti dalle previsioni della ripresa economica del paese.

Conclusione

Se il dibattito politico sul tema green non sembra ancora essersi insinuato sulla dinamica della valuta, è tuttavia possibile che la crescita del consenso verso una transizione ecologica – prima ancora della sua effettiva attuazione – possa indebolire la prossimità nella dinamica di corona e prezzo del petrolio. Focalizzandoci sul breve periodo, la normalizzazione delle politica monetaria potrà con buona probabilità riflettersi sul tasso di cambio della valuta nazionale, spingendo secondo gli analisti verso un suo rafforzamento.


1. Il tasso di cambio effettivo esprime il valore di una valuta non rispetto ad una singola valuta di riferimento, ma rispetto ad un paniere di valute, relative ai paesi principali partner commerciali del paese considerato.
2. Il primo rialzo dei tassi d’interesse di riferimento nel periodo post-pandemico da parte di un paese asiatico sviluppato è stato condotto dalla Corea del Sud.

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