Conoscere lo stadio di sviluppo delle importazioni risulta di prezioso aiuto nella definizione della propria strategia d’ingresso in un mercato estero

Pubblicato da Alessandro Ferrari. 30 Novembre 2021.

Internazionalizzazione Importexport Import Analisi Mercati Esteri

In un processo di internazionalizzazione, un fenomeno che risulta fondamentale conoscere è non soltanto il ciclo vitale del prodotto interessato (Product Life Cycle, PLC), bensì quello che potremmo definire come “ciclo vitale delle importazioni”. L’analisi delle serie storiche delle importazioni di vari prodotti in molteplici paesi rivela, infatti, come queste seguano percorsi comuni, caratterizzati dal susseguirsi di fasi con caratteristiche ben distinte:

  • Fase 1: Latenza
  • Fase 2: Crescita
  • Fase 3: Saturazione

Nella fase di Latenza è ragionevole attendersi un livello di importazioni pro-capite molto basso, e un tasso di crescita altrettanto contenuto. Nella nostra analisi, tale tasso di crescita sarà valutato calcolando il tasso di crescita medio annuo (Compound Annual Growth Rate, CAGR) a 5 anni; in questo modo saremo in grado di smussare eventuali distorsioni date da shock temporanei, che non rispecchiano il reale andamento delle importazioni.
È intuitivo immaginare come il momento migliore per avviare il processo di esportazione in un determinato paese sia la fase di transizione tra il momento di Latenza e quello di Crescita. Lo stadio di Crescita si caratterizza, infatti, per delle importazioni (normalizzate sulla popolazione) contenute nelle fasi iniziali, ma con un tasso di crescita positivo e in via di accelerazione. Nelle fasi finali dello stadio di Crescita, il livello delle importazioni pro-capite risulterà elevato, paragonabile a quello dei paesi in Saturazione, e il tasso di crescita ormai notevolmente ridotto.
Nella fase finale di Saturazione, le importazioni normalizzate si troveranno ad un livello molto elevato, mentre il loro tasso di crescita sarà ormai prossimo allo zero.

Individuare con accuratezza il momento in cui il tasso di crescita delle importazioni di un paese in Latenza aumenta significativamente aprirebbe alla possibilità di ingresso in un mercato in espansione. Tale mossa potrebbe quindi, nel giro di poco tempo, incrementare esponenzialmente le esportazioni aziendali del bene di interesse verso i mercati che mostrano le maggiori potenzialità.

I casi di Svezia, Emirati Arabi Uniti e Yemen

Nella Fig. 1, riportata di seguito, possiamo notare come le importazioni di un bene, in questo caso la lavastoviglie, si possano contemporaneamente trovare in tre diverse fasi in base al paese oggetto di analisi. Individuare la fase in corso offre la possibilità di valutare, con maggiore accuratezza, la validità e la concretezza di un potenziale investimento, aiutando così l’impresa nella scelta di un potenziale mercato target o del momento migliore per effettuare l’ingresso sul mercato di interesse.

Fig. 1 - Importazioni di lavastoviglie
($/milione di persone)


Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Sempre osservando la Fig. 1 possiamo notare come in Svezia, dal 2009 in poi, le importazioni abbiano cessato di crescere significativamente, iniziando piuttosto ad oscillare, mantenendosi ad un livello inferiore rispetto ai massimi raggiunti: le importazioni svedesi dimostrano quindi di aver raggiunto la fase di Saturazione. Anche il tasso di variazione CAGR a 5 anni, riportato nella Fig. 2, conferma una stagnazione pressoché totale delle importazioni di Lavastoviglie per la Svezia, risultando di poco superiore allo 0%.

Fig. 2 - Variazione media annua import pro-capite
di lavastoviglie negli ultimi 5 anni

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Il caso degli Emirati Arabi Uniti mostra invece caratteristiche ben distinte. Nel paese si osservano, fino al 2004, valori di importazioni pro-capite molto contenuti (Fig. 1); si inizia a registrare negli anni successivi un ritmo di crescita inizialmente lento e a seguire sempre più sostenuto - in particolare dopo il 2015, anno della vera svolta.
Nella Fig. 2 possiamo notare l’enorme differenza che sussiste tra il tasso di variazione degli Emirati Arabi Uniti (ARE) e quello della Svezia (SWE) appena analizzato. Alla luce, quindi, del livello del CAGR negli ultimi 5 anni, e dell’attuale livello di importazioni pro-capite, possiamo collocare gli Emirati Arabi in una fase di Crescita avanzata.

Per quanto riguardo lo Yemen, le importazioni in questo paese non sembrano mostrare alcuna tendenza alla crescita, collocandosi stabilmente ad un livello pro-capite prossimo allo zero (vedi Fig. 1). Nella Fig. 2 possiamo constatare che, al basso livello delle importazioni pro-capite, si aggiunge un tasso di variazione a 5 anni negativo: l’unione di queste due caratteristiche ci permette di collocare lo Yemen nello stadio di Latenza.

Conclusioni

Conoscere la dinamica del ciclo vitale del prodotto rappresenta il primo punto fondamentale per riuscire a comprendere il funzionamento del ciclo vitale delle importazioni. Tuttavia, è la conoscenza di quest’ultimo che permette di cogliere importanti opportunità d’investimento sui mercati internazionali. La conoscenza del ciclo vitale delle importazioni, e dello stadio in cui si colloca un paese di interesse, consente infatti di effettuare delle valutazioni sui tempi d’ingresso nel mercato preso in esame e individuare strategie di marketing mix accurate e precise.


Alessandro Ferrari, studente di Economia e Politica Economica presso l’Università di Bologna, sta portando avanti il suo percorso di ricerca per la redazione della tesi di laurea magistrale presso StudiaBo srl, unendo ai suoi studi l’analisi dei dati di commercio estero di fonte ExportPlanning.

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