Così come nella crisi pandemica, appaiono essere stati privilegiati gli investimenti in macchinari finalizzati ad un miglioramento della competitività delle imprese clienti

Pubblicato da Marcello Antonioni. 08 Novembre 2023.

Premium price Rallentamento Meccanica strumentale Analisi competitor Incertezza Marketing internazionale

Le pre-stime di chiusura 2023 formulate da StudiaBo e disponibili nel Sistema Informativo ExportPlanning documentano un risultato complessivo di calo nei valori in euro (-1.6%) del commercio mondiale di macchinari e impianti per l'industria1, che risulta ancora piu intenso nella misurazione a prezzi costanti (-8.2%).

Nel 2023 una domanda di tecnologia che appare aver privilegiato gli acquisti di macchine di maggiore qualità

La rilevante crescita dei flussi mondiali di fascia Alta di prezzo

Come, tuttavia, evidenzia il grafico sotto riportato, il 2023 ha visto una significativa crescita dei flussi di fascia Alta di prezzo2 (+21.1% nei valori in euro), arrivando a rappresentare quasi il 41 per cento dell'intero commercio mondiale del comparto (dal 32.6 per cento del 2022).

E' un fenomeno che richiama quanto già accaduto nella precedente fase ciclica negativa del comparto, ossia nell'anno pandemico 2020, quando - a fronte di una flessione complessiva degli scambi mondiali - si era assistito ad un "fly-to-quality" nella domanda mondiale di macchinari e impianti per l'industria, con i flussi mondiali di fascia Alta di prezzo in positiva controtendenza e passati dal 27.2% al 45.9% del totale (si veda la tabella sottostante).

Commercio mondiale di macchinari e impianti per fascia di prezzo
(quote a prezzi correnti)

2019 2020 2021 2022 2023E
Fascia Alta 27.2% 45.9% 30.9% 32.6% 40.7%
Fasce Media/Medio-Alta 52.7% 34.1% 42.5% 41.1% 36.2%
Fasce Bassa/Medio-Bassa 20.1% 20.0% 26.6% 26.3% 23.1%
TOTALE 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0%
Fonte: ExportPlanning - Dati - Trade Data annuali, Datamart Ulisse

Nel 2023 le imprese clienti hanno sì ridotto i propri investimenti in macchinari, ma riducendo quelli di medio-basso prezzo (destinati prevalentemente all'aumento della capacità produttiva) e non quelli di più alto prezzo (destinati prevalentemente a migliorare la competitività)

Tornando al 2023, le pre-stime ExportPlanning documentano una domanda mondiale di macchinari e impianti di fascia Alta che è attesa arrivare a superare a fine anno i 140 miliardi di euro (nuovo punto di massimo assoluto, di circa 10 punti percentuali superiore al precedente massimo [anno 2020]).

Di contro, gli scambi mondiali del comparto riconducibili alle fasce di prezzo Media/Medio-Alta e Bassa/Medio-Bassa hanno sperimentato flessioni nei valori in euro di intensità analoga (-14.5% nel primo caso, -14.9% nel secondo), scendendo al 36.2 e al 23.2 per cento della domanda complessiva.

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In altre parole, le imprese hanno sì ridotto nel 2023 i propri investimenti in macchinari, ma riducendo quelli di medio-basso prezzo (destinati prevalentemente all'aumento della capacità produttiva) e non quelli di più alto prezzo (destinati prevalentemente a migliorare la competitività).

Paesi competitori "vincenti" e "perdenti" sulla fascia Alta di prezzo

In questo contesto, si evidenziano le performance particolarmente favorevoli di alcuni paesi competitori operanti sulla fascia Alta di prezzo: Germania (+10.8 miliardi di euro stimati a fine anno rispetto al 2022 in termini di maggiori esportazioni del comparto sulla fascia Alta di prezzo, attestandosi al primo posto assoluto nel ranking mondiale degli esportatori di fascia Alta del comparto), Italia (+3.3 miliardi di euro), Canada (+1.7 mld €), Svizzera (+1.5 mld €), Paesi Bassi (+1.4 mld €) e Austria (+1 mld €) risultano i principali esportatori in crescita nel 2023 sulla fascia Alta di prezzo.

Di contro, si rilevano - pur in un contesto favorevole - le performance di segno ampiamente negativo delle esportazioni di macchinari e impianti industriali di fascia Alta da parte di Stati Uniti e Giappone (per entrambi -2.7 miliardi di euro rispetto al 2022).

Conclusioni

Sintetizzando, quindi, la fase di incertezza dell'economia internazionale intervenuta nel corso del 2023 (e già avviatasi nella seconda parte del 2022) ha portato quest'anno le imprese manifatturiere a fronteggiare una accresciuta selettività del quadro di domanda a livello internazionale.
La conseguenza è stata, verosimilmente, quella di bloccare i progetti finalizzati ad aumentare la capacità produttiva, salvaguardando quelli finalizzati ad un miglioramento della competitività dell'impresa.

Questo fenomeno appare analogo a quanto avvenuto in corrispondenza della precedente crisi (Great Lockdown) nel 2020, quando - a fronte di un complessivo ridimensionamento della domanda mondiale di macchinari e impianti industriali (-6.2% nei valori in euro) - le vendite del comparto di fascia Alta di prezzo registrarono un significativo aumento (+58% nei valori in euro).


1) Per una descrizione dei settori ricompresi nell'aggregato considerato, si rimanda alla relativa scheda descrittiva.
2) Nella banca dati Dati annuali Ulisse del Sistema Informativo ExportPlanning, nel caso di prodotti "differenziabili", i flussi di commercio estero di ciascun prodotto sono stati scomposti in fasce di qualità/prezzo sulla base della distribuzione dei prezzi a livello mondiale. Per una descrizione della metodologia applicata, si rimanda alla Nota Metodologica banca dati Ulisse (pagine 11-12).
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