Il differenziato profilo della ripresa: un’analisi geografica
Cina e Stati Uniti guidano la ripartenza
Pubblicato da Marzia Moccia. 15 Maggio 2024.
Congiuntura Mercati esteri Incertezza Congiuntura Internazionale
I primi mesi del nuovo anno hanno portato con sé segnali di cauto ottimismo per la progressiva – seppur ancora moderata – ripresa dell'industria manifatturiera mondiale, che si è riflessa sulla dinamica degli scambi internazionali di beni. Per la prima volta dalla fine del 2022, il PMI globale è infatti tornato vicino alla soglia di neutralità di 50, a fronte di un progressivo miglioramento a partire dagli ultimi mesi del 2023 (si veda l'articolo I trimestre 2024: congiuntura del commercio mondiale).
Tali segnali non sono tuttavia omogenei, per intensità e tendenza, per le diverse aree del mondo. In particolare, concentrando la nostra attenzione sul fronte del commercio mondiale di beni, i grafici che seguono riportano la dinamica a prezzi costanti – cioè in quantità – delle importazioni delle maggiori aree di scambio: USMCA (Nord-America), Asia e Europa UE, riportando a 100 il valore 2022, ultimo anno di crescita degli scambi.
Fig.1 - NordAmerica vs Europa UE vs Asia: dinamica delle importazioni dal mondo
(import a prezzi costanti, cumulata annua, indice 2022=100)
Fonte: ExportPlanning
Dopo un 2023 che si è caratterizzato per un progressivo ridimensionamento della domanda per tutte e tre le aree, anticipato dall’Asia a causa delle criticità cinesi, l’elemento di maggiore interesse attiene alla diversa dinamica che sta caratterizzando l’area nord-americana (USMCA) e asiatica rispetto all’Europa UE nel corso dei mesi più recenti. Se infatti le prime due segnano per la prima volta un’inversione di tendenza, lo stesso non può dirsi per l’Unione Europea.
Segnali di timida ripartenza arrivano anche dall’area MENA, sebbene sia l'unica ripartizione tra quelle in analisi ad assestarsi su valori debolmente inferiori a quelli 2019.
In significativa controtendenza la significativa resilienza delle importazioni dell'Europa Non-UE, che ha sperimentanto una debolezza molto meno pronunciata delle precedenti aree nel corso del 2023.
Fig.2 - Europa non-UE vs MENA: dinamica delle importazioni dal mondo
(import a prezzi costanti, cumulata annua, indice 2022=100)
Fonte: ExportPlanning
Particolarmente informativa risulta inoltre la scomposizione di tali andamenti aggregati in relazione ai maggiori mercati.
La bubble map che segue riporta le principali economie del mondo, posizionandole sulla base dei tassi di variazione delle importazioni di merci a prezzi costanti registrate nel 2023 (asse delle X) e nel primo trimestre 2024 (asse delle Y). Le importazioni sono misurate a prezzi costanti, al fine di restituire una lettura delle dinamiche reali, al netto cioè delle variazioni dei prezzi.
In giallo è tracciata la bisettrice, è possibile così identificare due diverse aree: in alto, al di sopra di essa, i paesi che stanno sperimentando una graduale ripresa rispetto all'andamento in media anno 2023, mentre, al di sotto, quelli che stanno intensificando il rallentamento.
Fig.3 - Mappa dei maggiori importatori mondiali a prezzi costanti
Fonte: ExportPlanning
Il primo aspetto da sottilineare è come la graduale ripresa sia un fenomeno che sta interessando diverse economie internazionali, ma con diversa intensità. Essa è infatti guidata dagli Stati Uniti per l'area nord-americana, e dalla Cina per la ripartizione asiatica, a fronte di maggiore debolezza che sta caratterizzando gli importatori europei. Tra questi si segnalano però le performance in controtendenza di Polonia, Repubblica Ceca e Spagna.
Allargando l'orizzonte di analisi al "Vecchio Continente", è da rintracciare negli andamenti di mercato di Regno Unito, Turchia e Svizzera la resilienza che ha caratterizzato l'Europa non-UE nel corso del 2023, sebbene per questi ultimi due mercati si siano registrati andamenti più deboli nel primo trimestre del nuovo anno.
Tra le economie emergenti, in Asia appare particolarmente significativo il rimbalzo della Malesia e delle altre economie ASEAN di Thailandia e Indonesia, mentre in America continua la crescita delle importazioni del Messico, dopo la sostanziale tenuta registrata nel 2023.
Conclusioni
Nell'attuale congiuntura internazionale, i ravvisabili segnali di ripresa costituiscono una buona notizia, che tuttavia è da interpretarsi con cautela. Attualmente, inoltre, il recupero sembra caratterizzare soprattutto l'area asiatica e nord-americana, a fronte di un'Europa ancora in difficoltà. La relativa dispersione, geografica e settoriale, delle dinamiche congiunturali suggerisce alle imprese esportatrici un'analisi accurata delle potenzialità espresse dai diversi mercati esteri. Le informazioni rappresentano, oggi più che mai, un'importante leva strategica per orientare i propri sforzi verso i mercati più promettenti.
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