Segnali di ripartenza dalla domanda UE di beni intermedi e beni di consumo; ancora debole, invece, quella di beni di investimento

Pubblicato da Marcello Antonioni. 21 Ottobre 2024.

Europa Congiuntura Settori Incertezza Import Congiuntura Internazionale

Le pre-stime del 3° trimestre 2024, elaborate da StudiaBo a partire dai dati Comext - e disponibili in ExportPlanning nel Datamart Congiuntura paesi UE - consentono di documentare un quadro congiunturale in rafforzamento per le importazioni statunitensi.

Dopo un primo semestre dell'anno ancora in calo tendenziale (sia nei valori in euro [-6%] sia nelle quantità [-3.5%), dopo la flessione medio annua del 2023 (-8.5% in euro; -8% nelle quantità), il terzo trimestre del 2024 ha evidenziato un miglioramento delle importazioni totali dei paesi UE, tornando in territorio positivo: +2.2% nei valori in euro, +0.7% nella quantità.

Nel Q3-2024 si registra il ritorno alla crescita delle importazioni dell'area UE sia nei valori in euro sia nelle quantità...

Dinamiche tendenziali delle importazioni UE per macro-comparti

variazioni tendenziali in euro
Macro-comparto Y2023 H1-2024 Q3-2024
Materie Prime -24.1% -11.5% + 0.2%
Beni Intermedi - 2.7% - 6.8% + 1.3%
Beni di Consumo - 1.9% - 0.8% + 6.5%
Beni di Investimento + 5.9% - 5.2% - 0.1%
TOTALE Beni - 8.5% - 6.0% + 2.2%
variazioni tendenziali in quantità
Macro-comparto Y2023 H1-2024 Q3-2024
Materie Prime - 8.0% - 4.2% - 0.8%
Beni Intermedi -10.1% + 0.1% + 6.3%
Beni di Consumo - 2.9% + 0.7% + 6.3%
Beni di Investimento + 4.3% - 9.6% - 0.4%
TOTALE Beni - 8.0% - 3.5% + 0.7%
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning su dati Datamart Congiuntura paesi UE

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.. con miglioramenti soprattutto per le importazioni UE
di beni di consumo e beni intermedi.

Andamenti delle importazioni UE per macro-comparti

Materie prime

Nel trimestre più recente le importazioni UE di materie prime, pur in miglioramento, hanno segnato una complessiva stabilità: +0.2% nei valori in euro (dopo il -11.5% del primo semestre dell'anno), -0.8% in quantità (dopo il -4.2% della prima metà dell'anno).

In particolare, si rilevano miglioramenti delle importazioni UE, ma solo in parziale recupero rispetto alla prima parte dell'anno, sia per materie prime naturali (-2.9% tendenziale in euro, dopo il -13% del primo semestre) sia per materie prime industriali (+2.6%, dopo il -10.4% dei primi 6 mesi dell'anno).

Beni intermedi

Nel terzo trimestre 2024 le importazioni UE di beni intermedi hanno evidenziato un significativo miglioramento: dopo un primo semestre dell'anno che aveva segnato un calo tendenziale prossimo ai 7 punti percentuali nei valori in euro (e una sostanziale stabilità nelle quantità), i mesi più recenti hanno, invece, registrato un segno "più" nel confronto con il corrispondente periodo 2023: +1.3% nei valori in euro, +6.3% nelle quantità.

In particolare, si evidenziano i miglioramenti di intermedi chimici (+10.5% nei valori in euro, dopo il +5.3% del primo semestre e, soprattutto, dopo il -11% medio annuo del 2023), componenti elettroniche (+8.6%, dopo il -9.4% del primo semestre dell'anno), intermedi in carta (+7.4%, dopo il +1.5% della prima metà del 2023 e, soprattutto, dopo il -13.5% della media 2023), beni e prodotti per le costruzioni (+4.8%, dopo il -0.8% della prima metà del 2024 e, soprattutto, dopo il -12% della media 2023), intermedi in metalli (+4.1%, dopo il -4.4% dei primi 6 mesi e, soprattutto, dopo il -10% della media 2023) e intermedi in minerali non metalliferi (+4%, dopo il -4.3% del primo semestre e, soprattutto, dopo il -9.8% del 2023).
Di contro, vanno rilevati miglioramenti parziali per le importazioni UE di componenti meccaniche ed ottiche (-4.3% tendenziale in euro nei mesi più recenti, dopo il -12.6% della prima metà dell'anno) e di componenti per mezzi di trasporto (risultato stabile nel trimestre più recente, dopo il -3.8% tendenziale del primo semestre dell'anno).

Beni di consumo

Anche le importazioni UE di beni di consumo hanno evidenziato nel trimestre più recente un significativo miglioramento: +6.5% nei valori in euro (dopo il -0.8% del primo semestre dell'anno), +6.3% nelle quantità (dopo il +0.7% dei primi 6 mesi dell'anno).

In particolare, nel trimestre più recente tutte le industry di consumo analizzate hanno registrato segni "più" nei valori tendenziali in euro delle importazioni UE. Su tutti, si segnalano le performance di alimentari confezionati e bevande (+8.7% tendenziale in euro) e di alimentari non confezionati (+7.8%), oltre che il significativo recupero delle importazioni UE di prodotti finiti per la casa (+7.5%, dopo il -4.9% della prima parte del 2023 e, soprattutto, il -7.9% della media 2023).
Si evidenziano, inoltre, positivi risultati tendenziali (e in accelerazione) nel trimestre più recente anche per largo consumo non alimentare (+6.8% nei valori in euro), sistema salute (+6.6%) e sistema moda (+4.2%, dopo il -3.7% del primo semestre e, soprattutto, il -5.4% della media 2023).

Beni di investimento

Nel trimestre più recente le importazioni UE di beni di investimento, pur anch'esse in miglioramento, hanno, invece, conservato una intonazione leggermente negativa: -0.1% nei valori in euro (dopo il -5.2% del primo semestre dell'anno), -0.3% nelle quantità (dopo il -9.6% della prima metà dell'anno).

Vanno, tuttavia, evidenziati nel trimestre più recente andamenti merceologici differenziati all'interno del macro-comparto: da un lato, si rilevano le crescite tendenziali nei valori in euro delle importazioni UE di strumenti e attrezzature per ITC e servizi (+5.8%) e di strumenti e attrezzature per l'industria (+3.3%, dopo il -5.4% del primo semestre dell'anno); dall'altro, si rilevano - pur in miglioramento - i cali tendenziali delle importazioni UE di mezzi di trasporto e per l'agricoltura (-4.3%, dopo il -5.8% della prima metà dell'anno), macchinari e impianti industriali (-2%, dopo il -9.5% del primo semestre), elettrotecnica (-1.4%, dopo il -10.1% della prima metà dell'anno) e impiantistica industriale (-0.3%, dopo il -7.3% del primo semestre).

Conclusioni

La disamina degli andamenti più recenti delle importazioni dell'area UE per macro-comparti evidenzia un rafforzamento del quadro congiunturale della domanda, soprattutto per beni intermedi e beni di consumo.
Pur in miglioramento, continuano a mostrare dinamiche meno favorevoli, invece, le importazioni di beni di investimento, anche se il quadro a livello merceologico appare alquanto differenziato: in territorio positivo la componente strumenti e attrezzature, in nuovo calo le componenti macchinari, automotive, elettrotecnica e impiantistica industriale.

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