Commercio Mondiale: tra ripresa e nuove incertezze
Pubblicato da Simone Zambelli. 29 Gennaio 2025.
Congiuntura Domanda mondiale Controllo risultati Congiuntura InternazionaleCome evidenziato in più occasioni, il 2023 ha rappresentato un anno di rallentamento della domanda globale. Questo fenomeno si è manifestato in modo particolarmente significativo nei primi nove mesi dell'anno, durante i quali, per la prima volta dall'inizio della fase di espansione post-pandemica, il commercio internazionale di beni ha registrato una contrazione. L’anno appena concluso, il 2024, ha segnato progressivamente il passaggio verso la ripresa, seppur con un’intensità inferiore rispetto alle aspettative iniziali.
I fenomeni appena descritti appaino evidenti nella Fig.1, che riporta la serie delle variazioni trimestrali mensili delle importazioni mondiali di manufatti a prezzi costanti – serie depurata dalla dinamiche dei prezzi e di cambio - mettendo a confronto i dati raccolti e sistematizzati da ExportPlanning con quelli del Central Planning Bureau, istituto che a sua volta raccoglie ed elabora le informazioni sugli scambi internazionali di beni.
Figura 1 - Domanda mondiale in quantità
(dati CPB vs dati ExportPlanning, variazione tendenziale)
Fonte: ExportPlanning
Entrambe le fonti permettono di documentare come il ritmo cedente della domanda di manufatti si è gradualmente esaurito nel corso dei mesi più recenti, fino a invertire la tendenza a partire dal primo trimestre 2024. Tale recupero delle quantità di manufatti scambiati ha caratterizzato tutti i mesi dell’anno, con intensità tuttavia moderata nei mesi estivi e dinamiche di ripresa più robuste concentrate soprattutto nella seconda metà dell’anno.
I dati finali per il 2024 confermano questa traiettoria: complessivamente, le pre-stime ExportPlanning testimoniano un recupero della domanda mondiale – misurata come importazioni di beni dei diversi paesi internazionali - del 2.2% rispetto al 2023.
L’aspetto caratterizzante di tutte le più recenti congiunture attiene, tuttavia, alla biforcazione che si è registrata tra gli andamenti del commercio mondiale in termini nominali e a prezzi costanti.
Come evidenziato anche dal World Economic Outlook, l’economia globale sta attraversando una fase di significativo processo disinflazionistico. Il progressivo rientro dell’inflazione ha influenzato i prezzi delle materie prime e dei manufatti, riducendo l’impatto della crescita in termini di valore monetario.
La Figura 2 illustra la dinamica della domanda mondiale espressa in dollari, evidenziando come il recupero sia stato meno pronunciato in termini nominali rispetto a quanto osservato nei dati a prezzi costanti.
Figura 2 - Domanda mondiale in dollari
(dati CPB vs dati ExportPlanning, variazione tendenziale)
Fonte: ExportPlanning
In termini nominali, le pre-stime ExportPlanning segnalano una chiusura d’anno con una crescita nell’ordine del 1%. Dato che appare ancora meno premiante nei valori in euro, per via dell’evoluzione recente dei rapporti di cambio, con un risultato 2024 del +0.5%.
Figura 3 - Domanda mondiale: dollari vs euro
(Dati ExportPlanning, variazione tendenziale)
Fonte: ExportPlanning
Conclusione
Il 2024 ha quindi sicuramente fatto segnare un’inversione di tendenza rispetto al rallentamento del 2023; tuttavia, il contesto macroeconomico rimane particolarmente incerto, influenzato soprattutto da fattori geopolitici e dalla lotta all’inflazione che non sembra ancora conclusa del tutto.
Le prospettive per il 2025 restano condizionate fortemente al destino della partita del multilateralismo e dalle scelte della nuova amministrazione Trump, dato il forte credo verso politiche commerciali protezionistiche.
L’aumento delle tariffe su alcuni settori strategici, la revisione degli accordi commerciali esistenti e un approccio più assertivo nei confronti della Cina e dell’Unione Europea potrebbero creare nuove tensioni nel commercio internazionale.
Se le tensioni geopolitiche rimarranno sotto controllo e le imprese continueranno a investire in flessibilità e innovazione, il 2025 potrebbe consolidare il recupero del commercio globale, aprendo una fase di crescita sostenibile e bilanciata.
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