La performance 2020 dell'Export italiano

I dati pre-consuntivi del 2020 segnalano delle tendenze del tutto simili tra le esportazioni italiane e quelle dei paesi membri dell'Unione Europea

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I dati pre-consuntivi del commercio estero dell'ultimo trimestre 2020, disponibili sul sito Exportplanning, ci permettono di svolgere una prima valutazione sulla dinamica delle esportazioni italiane comparandole con quella dei paesi appartenenti all’Unione Europea, in questo anno caratterizzato dalla sindemia di COVID-19.

Complessivamente, nel 2020 sia le esportazioni italiane che europee hanno subito una contrazione del 10%: considerando che durante la crisi del 2009 il crollo dell’export fu del 20%, risulta confermata la tesi per cui l’attuale crisi ha colpito maggiormente il settore dei servizi, con effetti relativamente meno drammatici per i settori industriali aperti al commercio estero.

In termini di performance relative, l’industria italiana risulta essere allineata a quella dei paesi UE, mostrando un profilo di miglioramento nel corso dell’anno. Il grafico sottostante pone a confronto la dinamica delle esportazioni italiane e UE nei diversi trimestri del 2020, ponendo a 100 il valore delle esportazione nel quarto trimestre precedente alla sindemia.

Fonte: ExportPlanning-Sistema Informativo ExportPlanning

Possiamo osservare come, nel primo semestre del 2020, gli effetti della crisi siano stati più accentuati per le esportazioni italiane che hanno subito una caduta maggiore rispetto a quelle europee. Al contrario, nel secondo semestre si è assistito ad un recupero dell’export italiano che ha permesso alle imprese nazionali di chiudere l’ultimo trimestre del 2020 in maniera più performante rispetto alla media europea. Infatti, nel quarto trimestre 2020 le esportazioni italiane e UE risultano essere inferiori rispetto ai valori di fine 2019, rispettivamente del -4.1% e -5.7%.

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L’industria italiana è riuscita a contenere i danni dovuti all’epidemia in modo non dissimile da quanto fatto dagli altri paesi europei, con un progressivo recupero relativo nel corso dell’anno.

Le variazioni delle esportazioni nei diversi settori

A completamento dell’analisi, può essere utile verificare queste valutazioni preliminari a livello settoriale. Nella mappa che segue, i diversi comparti industriali sono posizionati sulla base del tasso di variazione delle esportazioni italiane e dell' Unione Europea nel 2020.

Variazioni esportazioni 2020: Italia e UE

Posizionandosi con il mouse sul cerchio che identifica un settore è possibile visualizzare una tabella che riassume i dati relativi settore selezionato.
Fonte: ExportPlanning-Sistema Informativo ExportPlanning

Osserviamo che i beni per la salute sono stati in assoluto il settore più performante registrando una crescita del 5% rispetto al 2019 in entrambe le aree geografiche. Stesso discorso per il comparto agroalimentare che, in termini sia assoluti che relativi per l'Italia, ha chiuso positivamente il 2020. Al contrario, il settore moda italiano è sicuramente quello maggiormente danneggiato: non solo in termini assoluti, per cui si registra un perdita compresa tra il 18% e il 22%, ma anche in rapporto ai risultati ottenuti dai paesi UE.

Infine, possiamo osservare due dinamiche in contrapposizione per i beni intermedi e beni d'investimento: nel primo caso, la collocazione dei diversi settori in prossimità della bisettrice segnala come la performance delle imprese italiane e dei paesi europei siano tra loro allineate. Nel secondo caso invece, la distanza dalla bisettrice dei diversi comparti rileva delle dinamiche disallineate fra le due aree d’interesse: in particolare, focalizzando la nostra attenzione sul comparto dei Mezzi di trasporto e per l’agricoltura, la contrazione delle esportazioni italiane è stata significativamente minore – pari all'11% - di quella accusata dalla esportazioni UE, cadute del 19% rispetto al 2019.