Il quadro della ripresa dell’export territoriale italiano

Nel quarto trimestre 2020 il recupero dell’export italiano risulta diffuso, ma impatta sulle diverse aree geografiche con diversa intensità

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Sistema casa Metalmeccanica Made in Italy Italia Congiuntura Agroalimentare Export Italia

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Nel IV trimestre 2020, il cammino di ripresa delle esportazioni territoriali italiane si è fatto più robusto, e ha progressivamente recuperato il gap con i valori pre-pandemici. Nell’ultimo trimestre l’export italiano è risultato circa il 2% inferiore ai valori del corrispondente trimestre del 2019, segnando un ampio rimbalzo rispetto al primo semetre e un recupero sopra le attese.
A pre-consuntivo 2020, si stima un caduta complessiva del -9.7% delle esportazioni italiane, in linea alla media europea. Tuttavia, tenuto conto della maggior penalizzazione sperimentata nei primi mesi di diffusione della pandemia, i risultati della seconda parte dell’anno evidenziano una buona reattività delle imprese del Belpaese, come anticipato nell’articolo La performance 2020 dell'Export italiano.

Le informazioni aggiornate al IV trimestre 2020 relative ai flussi commerciali dei diversi distretti italiani, fruibili attraverso il tool Exportpedia, consentono di documentare in chiave territoriale il cammino di recupero dell’export made in Italy.
La ripresa risulta diffusa, ma non uniforme, per intensità tra le differenti aree geografiche della penisola e per i molteplici settori di specializzazione produttiva. Quello che infatti era uno scenario relativamente differenziato nei mesi di maggiore difficoltà, si sta ora riflettendo in una dinamica di ripresa disomogenea.
Il grafico che segue posiziona le diverse regioni italiane in funzione della variazione nelle esportazioni evidenziata nel quarto trimestre 2020 (asse Y) e del risultato complessivo 2020 (asse X); la dimensione di ciascuna ball è proporzionale al valore di export 2019. Al di sopra della linea tracciata in grigio, è possibile individuare le regioni che hanno recuperato i valori di esportazioni pre-crisi.

Dinamica dell'export territoriale per regione


Complessivamente, le regioni del Nord-est chiudono l’anno con una flessione debolmente inferiore alla media nazionale. Inoltre, nel quarto trimestre le regioni maggiorente export-oriented dell’area hanno recuperato quasi interamente i valori di esportazione pre-pandemia. A chiusura d’anno risulta invece più negativa la performance del Nord-ovest, le cui esportazioni avevano accusato un rallentamento già negli ultimi mesi del 2019.
Tra le ripartizioni del Centro, spicca il risultato della Toscana, che contiene le perdite, registrando una flessione complessiva del -6%. Pur a fronte di valori contenuti delle proprie esportazioni territoriali, il Molise è l’unica regione a chiudere l’anno in territorio positivo, sostenuta dalla crescita dell’export di autoveicoli (riconducibile in larga parte ai legami di filiera intra-gruppo della principale azienda automobilistica presente sul territorio) e pasta.
Il peggior risultato 2020 viene registrato dalle Isole, a causa delle flessioni accusate dalla petrolchimica, e dalla Calabria; regioni che hanno sperimentato un ulteriore ridimensionmento del peso, già contenuto, delle esportazioni territoriali sul totale del Belpaese.

Articolando l’analisi per i principali distretti italiani, i risultati territoriali si connotano di ulteriore eterogeneità.

Dinamica dell'export territoriale: principali distretti italiani


Per le ripartizioni del Nord-ovest è la provincia di Milano a manifestare le difficoltà più marcate, a fronte di una flessione 2020 del -12.5% e un dato del quarto trimestre che permane ampiamente in territorio negativo, registrando contrazioni generalizzate a tutti i settori di specializzazione produttiva.
Fa da contraltare al dato milanese, il recupero decisamente più netto delle province di Brescia, Bergamo, Monza-Brianza, che testimonia una graduale ripresa delle esportazioni metalmeccaniche di automotive, meccanica varia, metalli e gomma della regione.
Il cammino di recupero dell’export metalmeccanico risulta particolarmente evidente anche per le ripartizioni del Nord-est, dove risulta trainante per i risultati del IV trimestre segnati dalle province di Bologna e Modena. Sostengono, inoltre, la ripresa dell’area le performance positive del Sistema Casa delle province di Treviso e Modena e quelle agroalimentari di Bologna, Verona e Parma.

Per il Centro spicca la performance della provincia di Arezzo, il distretto orafo ha infatti consolidato nuove aree di business, sperimentando una crescita sostenuta delle esportazioni di oro da investimento. Gli aumenti del settore hanno permesso di compensare, in parte, la prosecuzione delle difficoltà della filiera tessile-moda territoriale, la provincia di Firenze segna infatti uno dei peggiori risultati 2020 e mostra un recupero particolarmente lento.

L'eterogenità territoriale si fa quindi specchio del recupero non omogeneo delle diverse industrie. La dinamica di ripresa del IV trimestre testimonia infatti il progressivo recupero di comparti di punta del made in italy, quali la filiera automotive, il sistema casa, la meccanica varia e i metalli, mentre evidenzia le ancora persistenti difficoltà del Sistema Moda.