Crisi Russia-Ucraina: quali effetti sull’arena competitiva internazionale?
Il caso del competitor tedesco
Pubblicato da Simone Zambelli. .
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Lo scoppio della crisi russo-ucraina impone alle imprese italiane la necessità di ripensare al proprio posizionamento strategico. Questo è vero sia a causa dei c.d. “effetti diretti” che la chiusura del mercato russo può comportare, sia di quelli che potremmo definire “effetti indiretti” e che si legano all’inasprimento del contesto competitivo internazionale.
Le sanzioni internazionali, infatti, avranno l’effetto di ridurre drasticamente il peso del mercato russo nel portafoglio mercati di diversi competitori occidentali, che dovranno perciò rafforzare la propria presenza su altri mercati compensativi. Soprattutto in quei settori nei quali il mercato russo costituisce una destinazione rilevante per i player europei, le pressioni competitive nell’area di business considerata tenderanno quindi ad aumentare, imponendo alle PMI italiane un rafforzamento del posizionamento competitivo sui mercati esteri già serviti.
Anche nell’ipotesi di esposizione non diretta o comunque marginale sul mercato russo, tale fenomeno comporterà indubbiamente contraccolpi indiretti per le PMI italiane, che dovranno perciò fronteggiare gli effetti sulla concorrenza internazionale che la chiusura del mercato russo tenderà a generare.
Il caso del competitore Germania
Al fine di approfondire tale tematica, il presente contributo prende di esempio il caso del competitor tedesco. Come mostrato dalla Fig.1, per la Germania il peso del mercato russo è pari al 2% del totale dei mercati serviti, per un valore di export complessivo che nel 2021 è stato pari a 27 miliardi di euro.
Fig. 1- Peso del mercato russo per l’export di Germania ed Europa
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
Come avvenuto anche per l’Italia, e le imprese europee in generale, anche per la Germania a partire dal 2014 si è evidenziato un drastico ridimensionamento della rilevanza di Mosca quale mercato di destinazione. Tuttavia, risulta evidente come la Russia abbia per le imprese tedesche un peso relativamente maggiore della media europea, esponendole a rischi relativamente più elevati.
Analisi settoriale
Articolando l’analisi in termini settoriali, i comparti che sembrano essere più esposti sono quelli della Meccanica strumentale e della Meccanica varia, per i quali il peso del mercato russo sul totale dei mercati serviti dalle imprese tedesche risulta pari, se non superiore al 3%; a questi seguono la Plastica e gomma e il settore farmaceutico, dove Mosca assorbe poco più del 2.5% delle esportazioni tedesche del comparto.
In particolare, nel grafico seguente vengono mostrati i segmenti all’interno delle categorie in elenco, che registrano le maggiori esposizioni al mercato russo (dati 2021).
Fig. 2- Peso del mercato russo per l’export tedesco: focus sui principali settori
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
Come possiamo osservare, per tutte le voci prese in esame la quota di export assorbita dal mercato russo è molto superiore al valore medio della Germania (2%) riassunto in Fig.1.
La maggior parte dei settori più esposti riguarda la meccanica e la componentistica varia, prime fra tutte le macchine alimentari, che sfiorano quota 9%, seguite dalle macchine per cartiere (7.5%), dalle parti di macchine agricole (6.6%), dai bruciatori e forni (5.6%) e da una serie di altri comparti meccanici.
A seguire ritroviamo gli articoli in gomma, con una quota sul mercato russo pari al 3.2%, ed infine il settore farmaceutico, con una quota del 2.6% e un valore di export sul mercato russo che nel 2021 ha superato i 2.5 miliardi di euro.
Complessivamente, per i segmenti della meccanica varia e strumentale, è possibile riscontrare numerose analogie con i settori del made in Italy più attivi sul mercato del Cremlino, come presentato nell’articolo Italia-Russia: i settori del made in Italy più esposti. Saranno proprio questi i settori in cui l’arena competitiva si farà più agguerrita per le imprese italiane, che sono perciò chiamate a rafforzare la propria strategia internazionale e il proprio posizionamento competitivo.
In un scenario globale caratterizzato da sempre maggiori rischi e una domanda mondiale che si fa sempre più contendibile, sarà fondamentale migliorare la conoscenza e il monitoraggio continuo dei cambiamenti in atto, per adeguare le proprie strategie al mutato contesto competitivo.