Export Lombardia-Russia: incidenza del mercato russo
Qual è l’esposizione al mercato russo delle diverse ripartizioni territoriali lombarde? Un’analisi dei distretti moda, arredo e pharma.
Pubblicato da Simone Zambelli. .
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L’invasione russa dell’Ucraina ha profondamente ridimensionato gli equilibri europei. La chiusura de facto del mercato russo impone alle imprese italiane maggiormente integrate con il Cremlino la ricerca di nuovi partner commerciali verso i quali poter esportare i propri prodotti e poter dare continuità alla forte ripresa che ha caratterizzato tutto il 2021.
In questo articolo, ci focalizzeremo sul caso dei distretti territoriali lombardi, i quali presentano un'esposizione al mercato russo leggermente superiore alla media nazionale, pur evidenziando una relativa differenziazione a livello territoriale.
Come mostrato nel grafico seguente, la Lombardia si caratterizza per un’incidenza del mercato russo sul proprio portafoglio pari al 1.6%, con un valore di export che supera i 9 miliardi di euro (dati 2021).
Fig.1: Export territoriale: peso del mercato russo sul portafoglio mercati
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
Articolando l’analisi in termini settoriali, risulta evidente come, per alcuni comparti, si registra un’esposizione al mercato russo superiore rispetto alla media regionale. Primo fra tutti il Sistema Moda, guidato dalla provincia di Milano, che con un’incidenza superiore al 2%, si distingue come il comparto maggiormente orientato verso il mercato russo. A esso seguono il settore Chimico-Farmaceutico e il Sistema Casa (Fig. 2).
Fig.2: Export Lombardia: peso del mercato russo sul portafoglio mercati, settori
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
Analisi dei distretti produttivi lombardi
All’interno del sistema moda, i territori che risultano maggiormente esposti sono Milano e Monza-Brianza, per i quali l’incidenza del mercato russo risulta prossima al 3%, soprattutto in virtù delle esportazioni provinciali di abbigliamento, calzature e profumi e cosmetici. A seguire, l’export tessile della provincia di Pavia con un’incidenza di Mosca prossima al 2%.
Fig.3: Export territoriale sistema moda: peso del mercato russo sul portafoglio mercati
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
Per il sistema casa, l’esposizione al mercato russo è guidata soprattutto dal distretto del Legno-Arredo della Brianza, driver delle esportazioni regionali del comparto. In particolare, a registrare una maggiore incidenza del mercato del Cremlino sono i territori limitrofi dell’area di Como, Monza-Brianza e Milano, per il segmento mobili per la casa e prodotti in legno, assieme agli elettrodomestici e l’illuminotecnica per la casa del milanese.
Fig.4: Export territoriale sistema casa: peso del mercato russo sul portafoglio mercati
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
Infine nel settore chimico-farmaceutico, i territori più esposti risultano Milano, Varese e Cremona, per l’export di chimica di base e pharma. Tuttavia, se nei precedenti casi dei segmenti moda e casa, il peso del mercato russo aveva registrato già dopo il 2014 un significativo ridimensionamento, lo stesso non può dirsi nel caso del comparto Chimica&Pharma: le esportazioni farmaceutiche di Cremona hanno infatti registrato una crescita significativa nel corso degli ultimi anni, a fronte di una sostanziale stabilità delle province di Milano e Varese.
Fig.5: Export territoriale chimica&pharma: peso del mercato russo sul portafoglio mercati
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
Conclusioni
Dall’analisi appena effettuata, la Lombardia risulta essere una regione che sul fronte export appare esposta a un rischio complessivamente moderato a fronte di una chiusura o ridimensionamento del mercato russo all’interno del proprio portafoglio mercati. Non mancano tuttavia i casi di incidenza relativamente più elevata, che appare più significativa soprattutto per le province di Milano e Monza-Brianza, dato il peso dei comparti di sistema moda, casa e chimico-pharma. Per i comparti e i distretti più a rischio sarà importante dotarsi degli opportuni strumenti di tutela, ipotizzando un necessario rafforzamento competitivo su altri mercati in grado di compensare le perdite subite sul mercato russo.