Le esportazioni italiane di Sistema Casa: un’analisi per mercato di destinazione

Il Belpaese mostra performance di crescita più robuste della media europea, ma sotto-performa la media mondiale. Quadro molto differenziato per paese

.

Sistema casa Made in Italy Data visualization Controllo risultati Export Italia

Accedi con il tuo account per utilizzare le funzioni stampa migliorata (pretty print) e includi articolo (embed).
Non sei ancora registrato? registrati!

Come documentato nell’articolo Gli scambi internazionali di beni per industria: vecchi e nuovi trend, i cambiamenti nelle scelte di consumo indotti dalla pandemia Covid-19 hanno dato nuovo vigore a particolari categorie di beni di consumo. Tra i settori ad aver beneficiato di un cambio di rotta indotto dalla pandemia vi è senz’altro il Sistema Casa.
La domanda di Casa&Arredo, sostenuta dallo shift di interesse verso la valorizzazione degli spazi domestici, negli ultimi tre anni ha infatti evidenziato un ritmo di espansione maggiormente dinamico rispetto ai risultati segnati nell’ultimo decennio.

In un quadro internazionale positivo, caratterizzatosi per aumenti significativi, anche l'Italia è riuscita a ritagliarsi spazi di mercato, mostrando performance di crescita sostanzialmente in linea, se non più robuste, della media europea, ma sotto-performando la media complessiva mondiale (Fig.1).

Fig.1 – Domanda mondiale, export Italia ed UE di Sistema Casa
(cumulata 4 trimestri, index 2019=100)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

In particolare, le differenze più ampie tra l’andamento delle esportazioni italiane e quelle mondiali si sono osservate soprattutto

  • nel segmento Illuminotecnica, per il quale il Belpaese segna un aumento in euro prossimo al 5% negli ultimi 4 trimestri rispetto al 2019, a fronte di una crescita mondiale del 28%;
  • nel comparto degli Articoli per la casa, con una discrepanza di oltre 20 punti percentuali tra la dinamica mondiale e quella italiana;
  • nei segmenti dell’Arredo Tavola ed Elettrodomestici, seppur in misura decisamente più contenuta rispetto ai casi precedenti.

La specializzazione italiana sui segmenti di fascia alta e le difficoltà del segmento contract, in un contesto di forte ridimensionamento delle attività e dei servizi alla persona, non sembrano infatti aver premiato con la stessa intensità le esportazioni italiane, avvantaggiando soprattutto player attivi su fasce di prezzo più basse. Tale fenomeno si è inoltre sommato alle inefficienze registrate lungo le catene globali del valore, e in particolare la carenza di alcune componenti elettriche e elettroniche, che interessato soprattutto la filiera degli Elettrodomestici.

Tuttavia, è dall’analisi dei principali mercati di destinazione del made in Italy che emergono i risultati più interessanti. Il grafico che segue posiziona i maggiori mercati per il Sistema Casa in relazione alla variazione segnata dalle rispettive importazioni negli ultimi quattro trimestri disponibili rispetto al 2019; la grandezza di ciascuna ball è proporzionale al valore in euro delle esportazioni italiane sul mercato. Sulla asse delle ascisse viene riportata la variazione complessiva delle importazioni del mercato, mentre sull’asse delle ordinate il risultato segnato dalle esportazioni italiane.
Tale rappresentazione permette di visualizzare, nella parte a destra della bisettrice in giallo, i paesi verso i quali la performance italiana è stata inferiore alla media globale.

Fig.2 – Sistema Casa: principali mercati di destinazione
(variazione cumulata annua su 2019)

Fonte: ExportPlanning - Datamart Congiuntura Mondiale

Risulta evidente come la crescita dell’export italiano appare molto differenziata in relazione all’area di destinazione:

  • particolarmente positiva è risultata la performance verso il Nord America, sia sul mercato canadese che su quello statunitense i risultati italiani dominano infatti di circa 10 punti percentuali quelli mondiali;
  • molto variegata appare invece la situazione dei principali mercati di destinazione del Vecchio Continente. Se la maggioranza dei mercati comunitari evidenzia variazioni del nostro export in linea con la media mondiale - unica eccezione la Spagna – maggiori criticità si ravvisano nei casi di Regno Unito, Repubblica Ceca e, naturalmente, Russia, a seguito delle sanzioni introdotte dopo l’invasione dell’Ucraina;
  • ad eccezione della Cina, in tutti i mercati asiatici la dinamica delle esportazioni italiane appare decisamente al di sotto della media complessiva internazionale; stessa evidenza per Emirati Arabi e Arabia Saudita.

Appare quindi evidente come, per le imprese del settore, sarà fondamentale il monitoraggio “real time” dei diversi paesi di destinazione, che presentano situazioni estremamente diversificate. In un contesto internazionale di significativa e crescente incertezza, legato a doppio filo all’evoluzione geopolitica mondiale, al contenimento della pandemia e alle persistenti inefficienze nell’approvvigionamento, sarà infatti fondamentale affiancare all’analisi delle traiettorie di crescita del comparto, un carotaggio su diversi mercati del made in Italy. Diventa infatti sempre più importante, soprattutto nell’attuale congiuntura globale, ottimizzare il proprio portafoglio mercati e orientare al meglio i propri sforzi commerciali verso i paesi più promettenti, per non disperdere energie e denaro.