Export delle province italiane nel 2° trimestre 2022: continua la diffusa crescita nei valori nominali in euro

Pur in forte rallentamento nelle quantità, i valori esportati dalle imprese italiane continuano a mostrare crescite tendenziali generalizzate a livello territoriale (e merceologico)

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Sistema moda Sistema casa Metalmeccanica Made in Italy Export territoriale Controllo risultati Congiuntura Chimica Agroalimentare Export Italia

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In base ai dati pubblicati ieri da ISTAT ed elaborati da ExportPlanning nel tool Exportpedia, nel secondo trimestre 2022 il 91.6 per cento delle province italiane ha registrato una crescita tendenziale del proprio export in valore.

Si tratta della stessa percentuale che aveva caratterizzato il primo trimestre dell'anno1, segnalando, quindi, come - pur a fronte del rallentamento intervenuto nel ritmo di sviluppo delle esportazioni italiane misurate a prezzi costanti2 - le dinamiche nei valori nominali in euro continuano ad essere ampiamente favorevoli, con un tasso di crescita tendenziale del +22% nei valori in euro.

L'evidenza di crescite tendenziali nei valori in euro anche nel secondo trimestre dell'anno è un fenomeno che accomuna le principali aree del paese così come i principali comparti:
  • a livello geografico, al Nord e Centro Italia quasi il 96 per cento delle province evidenzia nel secondo trimestre dell'anno un segno "più"; tale quota scende all'84 per centro nel Mezzogiorno;
  • a livello merceologico, tutti i principali comparti manifatturieri presentano una quota di province in crescita tendenziale nel secondo trimestre dell'anno superiore all'80%; il comparto dei servizi presenta una quota relativamente più contenuta, prossima al 64 per cento.
Quote delle province italiane con var. tendenziali positive nel 2° trimestre 2022
(valori correnti)
Nord Centro Sud Totale ITALIA
Agroalimentare 93.6% 81.8% 92.1% 90.7%
Sistema Moda 87.2% 86.4% 81.6% 85.0%
Sistema Casa 95.7% 81.8% 76.3% 86.0%
Chimica-Farmaceutica 95.7% 81.8% 76.3% 86.0%
Metalmeccanica 97.9% 77.3% 65.8% 81.3%
Servizi 64.0% 60.6% 65.4% 63.7%
TOTALE 95.7% 95.5% 84.2% 91.6%
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning-Exportpedia

Le crescite nei valori esportati interessano la quasi generalità dei casi analizzati, sia a livello geografico che settoriale

Si può quindi affermare che anche nel periodo aprile-giugno 2022 l'export dei territori italiani si è mosso in maniera compatta su di un trend di crescita nei valori nominali in euro (ossia tenendo conto degli incrementi dei prezzi in euro).

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Nord Italia: province trainanti e frenanti

L'analisi degli scostamenti dei valori esportati nel 2° trimestre dell'anno rispetto al corrispondente periodo 2021 evidenzia, per i territori del Nord Italia, i maggiori incrementi nei valori assoluti per le province di Milano (+2.8 miliardi di euro, corrispondenti al +23.8 per cento tendenziale)3, Torino (+1.3 miliardi di euro, pari al +24.9 per cento)4 e Brescia (+1.1 miliardi di euro, pari al +22.5 per cento)5. Per ciascuna delle suddette province i valori esportativi toccati nel 2° trimestre 2022 rappresentano un massimo assoluto, come evidenziato dal seguente grafico (estratto dal tool Exportpedia).



Nel novero dei territori "trainanti" le esportazioni del Nord Italia seguono - con incrementi tendenziali assoluti superiori al mezzo miliardo di euro - nell'ordine le province di Vicenza, Modena, Genova, Bologna, Bergamo, Treviso, Venezia, Verona, Varese e Reggio Emilia.

Di contro, le uniche province in calo tendenziale nel secondo trimestre 2022 (peraltro con decrementi relativamente contenuti) risultano quelle di Piacenza (-75 milioni di euro, pari al -5 per cento tendenziale) e La Spezia (-20 milioni di euro, corrispondenti al -6 per cento).

Centro Italia: province trainanti e frenanti

Il confronto dei dati del 2° trimestre 2022 rispetto al corrispondente trimestre 2021 per i territori del Centro Italia vede la provincia di Ascoli Piceno come provincia trainante, con un incremento tendenziale di ben 2.5 miliardi di euro. Tale forte incremento è riconducibile - come documenta il grafico qui sotto riportato - al settore farmaceutico, che ha evidenziato forti crescite su numerosi mercati: Belgio (+821 mln €), Taiwan (+469 mln €), Regno Unito (+319 mln €), Sud Corea (+279 mln €), Germania (+274 mln €).



Altre province dell'Italia centrale che evidenziano nel secondo trimestre dell'anno crescite tendenziali del proprio export (con incrementi assoluti superiori ai 200 milioni di euro) risultano quelle di Roma, Firenze, Latina, Ancona, Terni e Prato.

Di contro, si rileva la performance negativa nel 2° trimestre dell'anno per l'export della provincia di Arezzo (-249 milioni di euro rispetto al 2° trimestre 2021, corrispondenti al -8.5%) e riconducibile al settore Metalli non ferrosi (-611 mln €).

Sud Italia: province trainanti e frenanti

Le performance nel 2° trimestre 2022 dei territori del Mezzogiorno evidenziano il migliore risultato di crescita per l'export delle province di Siracusa (+1.7 miliardi di euro) e Cagliari (+1.2 miliardi di euro), grazie agli incrementi del settore Prodotti petroliferi (come mostra il grafico qui sotto riportato).



Altre province con contributi particolarmente positivi (superiori ai 200 milioni di euro) alla crescita dell'export delle imprese meridionali risultano - nell'ordine - quelle di Napoli (+505 milioni di euro), Bari (+238 mln €) e Salerno (+209 mln €).

Di contro, nel secondo trimestre dell'anno hanno registrato performance tendenziali negative nei valori in euro le esportazioni delle province di Chieti (-247 milioni di euro, pari al -15.5 per cento, fortemente penalizzate dalle vendite di Autoveicoli: -381 milioni di euro) e, in misura decisamente più contenuta, Caltanisetta, Campobasso, Nuoro e Crotone.


1) Si veda in merito l'articolo "Le performance esportative dei territori italiani nel 1° trimestre 2022".
2) In base alle elaborazioni StudiaBo, disponibili in ExportPlanning nel Datamart Congiuntura Mondiale, nel secondo trimestre 2022 l'export italiano di totale beni ha evidenziato una contrazione tendenziale (-5.6%) nella misurazione a prezzi costanti, riflettendo la fase di decelerazione del commercio mondiale documentata in vari articoli di questo magazine (si veda in merito l'articolo "1° semestre 2022: la congiuntura del commercio mondiale tra guerra e inflazione").
3) I maggiori contributi alla crescita tendenziale delle esportazioni della provincia di Milano sono provenuti (con incrementi assoluti superiori ai 100 milioni di euro) dai settori Farmaci, Materie prime energetiche, Abbigliamento, Gioielleria, orologi e bigiotteria, Cuoio e pelletteria, Chimica di base, Elettrotecnica: motori e distribuzione.
4) I maggiori contributi alla crescita tendenziale delle esportazioni della provincia di Torino sono provenuti (con incrementi assoluti superiori ai 100 milioni di euro) dai settori Autoveicoli (+530 mln €) e Aerei (+145 mln €).
5) I maggiori contributi alla crescita tendenziale delle esportazioni della provincia di Brescia sono provenuti (con incrementi assoluti superiori ai 100 milioni di euro) dai settori Acciaio (+206 mln €), Metalli non ferrosi (+197 mln €) e Valvole, pompe ed altra meccanica varia (+101 mln €).