Le esportazioni territoriali di vino veneto

I risultati internazionali del distretto del Prosecco di Treviso e dei vini di Verona

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Il Veneto è una delle principali regioni produttrici di vino in Italia, offrendo una gamma di produzioni locali tra le più ricche sul panorama nazionale, sia in termini di varietà che di qualità dei prodotti.
La tappa veneta di Presentazione del Premio Export Italia del 23 settembre offre l’opportunità di tracciare un quadro delle esportazioni territoriali di vino, che nel corso degli ultimi anni hanno sperimentato una crescita particolarmente spiccata.
Il Premio vuole infatti celebrare i risultati internazionali delle piccole e medie imprese che fanno grande l’Italia nel mondo ed è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e da Unioncamere, con l'organizzazione di Uniexportmanager.

Le esportazioni territoriali di vino: il distretto del Prosecco di Treviso e i vini di Verona

Dalla Grande Recessione ad oggi, le esportazioni venete di Agroalimentare hanno registrato uno degli aumenti più dinamici di periodo, come già anticipato nel precedente articolo Le imprese venete sui mercati internazionali. Queste hanno infatti più che raddoppiato il valore in euro delle vendite estere, passando dai 4.9 miliardi € del 2008 ai 10 del 2021, per un incremento del 104%, al di sopra della media complessiva nazionale.
La dinamica si deve in larga parte alla forte crescita segnata delle vendite estere di Vino e bevande, che sul territorio sono alimentate in larga parte dalle province di Verona e di Treviso, che insieme detengono circa il 70% delle esportazioni regionali del segmento.

Tab.1 – Esportazioni di vino e bevande: dalla Grande Recessione ad oggi
(valori in miliardi di euro)

PROVINCIA 2008 2021 VAR%
Verona 0.612 1.12 83.0%
Treviso 0.246 0.829 237.0%
Altre province 0.298 0.881 195.6%
TOTALE VENETO 1.2 2.8 133.3%

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Il territorio veronese vanta oggi otto zone di produzione a denominazione di origine a altrettanti consorzi volontari che tutelano attivamente qualità e tipicità del prodotto (Bardolino, Bianco di Custoza, Garda, Lessini Durello, Lugana, Soave, Valdadige, Valpolicella). Tuttavia, se da un lato Verona si conferma come il primo territorio sul panorama regionale per valore di export, appare evidente come la crescita che ha interessato le vendite estere di Prosecco di Treviso sia senza eguali nel periodo di analisi: la provincia è passata da un valore di export pari a 246 milioni di euro del 2008 a 829 milioni nel 2021, accorciando sempre più la distanza con la provincia scaligera.

Fig.1: Esportazioni di vino: Verona e Treviso


Il Prosecco è infatti progressivamente diventato un simbolo del made in Italy nel mondo, con un ruolo sempre più significativo dei mercati extra-UE. In particolare, se prima della Brexit, era il Regno Unito a rappresentare uno dei mercati a crescita più elevata, nel corso degli ultimi anni questo ruolo è stato ampiamente sostituito dagli Stati Uniti, con un’ulteriore accelerazione segnata proprio nel post pandemia (Fig.2). Basta considerare che negli ultimi quattro trimestri, le esportazioni di Treviso sul mercato americano hanno evidenziato una crescita in euro del 42% rispetto ai valori 2019.

Fig.2: Esportazioni di vino di Treviso verso Germania, Regno Unito e Stati Uniti


Il successo del Prosecco nel mondo, sostenuto da un tessuto produttivo territoriale fatto principalmente di piccole e medie imprese, si regge su una pluralità di determinanti.
Un ruolo importante è stato svolto dall'attribuzione da parte dell'Unione Europea del marchio DOP di protezione della denominazione di origine e dall'allargamento dell'area geografica interessata anche ad alcuni comuni friulani, consentendo un aumento della produzione senza peggioramento della qualità. A questo si è associato un ruolo non secondario svolto dalla comunicazione di uno stile di vita e da azioni congiunte che valorizzassero il sistema vino del Belpaese. Tutto ciò ha contribuito a rendere il Prosecco la bollicina italiana per eccellenza nel mondo.

Il caso del Prosecco ci dà l'occasione per evidenziare come vincere sui mercati esteri significa spesso coniugare competenze (ed eccellenze) di prodotto, con adeguate competenze di marketing e commerciali. Il Premio Export Italia vuole quindi porre all'attenzione delle altre PMI italiane le best practice che hanno caratterizzato i loro risultati internazionali, e stimolare il processo di emulazione anche in imprese non tipicamente esportatrici.