La Puglia e i risultati internazionali

Una panoramica sulle esportazioni regionali in occasione dell’incontro di presentazione del Premio Export Italia all’International business week in Fiera del Levante 2022

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La tappa pugliese della presentazione del Premio Export Italia, che si è tenuta lo scorso 18 ottobre all’interno dell’International business week presso la Fiera del Levante di Bari, è stata l’occasione per delineare un quadro di medio-lungo periodo delle esportazioni territoriali regionali.
Con un valore di export che nel 2021 è stato pari a 8.6 miliardi €, la regione Puglia detiene circa il 17% delle esportazioni della ripartizione geografica del Mezzogiorno e l’1.6% del totale delle esportazioni del Belpaese.
In un’ottica di lungo periodo, tra il 2010 e il 2021, le esportazioni dell’area hanno sperimentato una crescita del 24.6%, risultato che appare al di sotto della media complessiva nazionale, che invece testimonia un aumento del 53.5% nello stesso periodo.

Fig.1 – Puglia: dinamica delle esportazioni territoriali
(2010=100)


Tale andamento è riconducibile soprattutto al significativo ridimensionamento delle esportazioni siderurgiche e prodotti in metallo regionali, date le difficoltà sperimentate dall’impianto di Taranto. Se infatti si esclude il comparto dei prodotti siderurgici, la crescita dell’export territoriale appare più dinamica e domina quella della ripartizione geografica di appartenenza segnando un +39% nel periodo 2010-2021.

Fig.2 – Puglia: dinamica delle esportazioni territoriali al netto della siderurgia
(2010=100)


Il profilo settoriale delle esportazioni pugliesi

In termini settoriali, la Metalmeccanica è la prima voce dell’export regionale, per un valore complessivo di vendite estere pari a 3.4 miliardi € nel 2021.
Particolarmente significativa appare la ricomposizione delle esportazioni regionali evidenziatasi nel corso dell’ultimo decennio: al significativo ridimensionamento delle esportazioni di prodotti siderurgici ha infatti fatto da contraltare la crescita del comparto automotive, che vanta una presenza locale significativa di gruppi multinazionali e PMI di subfornitura, con un distretto meccatronico di eccellenza, e del settore aerospaziale. In particolare, per quest’ultimo comparto la Puglia rappresenta oggi una delle regioni in cui è più consistente la presenza di attività industriali aerospaziali, vantando una riconosciuta capacità manifatturiera e interessanti attività di ricerca, per un tessuto industriale che si caratterizza per la coesistenza di grandi gruppi e PMI le quali, oltre a operare nella filiera, gestiscono prodotti verticalizzati e operano sui mercati internazionali. Tuttavia, proprio per questi ultimi due settori, non si è ancora registrato un recupero pieno dei livelli di export pre-Covid, soprattutto a fronte della congiuntura fortemente al ribasso che ha interessato il comparto dei Mezzi di Trasporto.

Fig.3 – Puglia: principali voci dell’export metalmeccanico


In un’ottica di dinamica, non può passare inosservato l’aumento di periodo segnato dalle esportazioni Agroalimentari: +67% tra il 2010-2021, rappresentando oggi la seconda industria per valore di export.
Proprio il settore agroalimentare ci offre lo spunto per approfondire il caso di successo delle esportazioni di Latticini e formaggi, segmento altamente popolato da PMI.

La crescita delle esportazioni casearie di Bari

Per l’industria Agroalimentare, le esportazioni regionali lattiero-casearie hanno registrato la crescita più spiccata, passando da un valore pari a 5.7 milioni di € nel 2010 ai 94.2 del 2021. Per il segmento, la provincia di Bari detiene più del 93% dell’export regionale, a fronte di una crescita intervenuta soprattutto verso il mercato francese, che assorbe circa il 40% delle vendite estere del territorio.

Fig.4 – Bari: esportazioni di prodotti caseari


A chiudere la carrellata dei casi di successo territoriali, vi è infine il Sistema Casa, che, sostenuto dal forte aumento della domanda internazionale verso la valorizzazione dello spazio domestico registrato a seguito della pandemia, ha segnato una decisa inversione di tendenza portandosi su livelli di export superiori a quelli 2010. Tra i casi di rilievo, si segnala la crescita delle esportazioni del distretto della Murgia verso il mercato americano, che proprio nel post-Covid ha trovato spazi di aumento significativi.

Fig.5 – Distretto della Murgia: esportazioni di mobile imbottito verso gli Stati Uniti


Per concludere, l’analisi delle esportazioni pugliesi restituisce un quadro di luci e ombre. In primo luogo, il potenziale di crescita all’estero della regione appare ancora significativo: la propensione all’export della Puglia si attesta infatti intorno al 10%, risultato in linea con la ripartizione del Mezzogiorno, ma tuttavia inferiore alla media nazionale del 27%. Inoltre, tale dato tende a diminuire al calare della dimensione aziendale.

Il Premio Export Italia nasce proprio con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza nelle PMI del territorio riguardo alle opportunità offerte dai mercati internazionali. Attraverso la condivisione di modelli di successo nell’export, sperimentati da altre imprese della medesima classe dimensionale, il Premio vuole infatti animare lo spirito di emulazione e motivare anche aziende non esportatrici a intraprendere con fiducia un processo di internazionalizzazione.