Performance esportative dei territori italiani nel 2° trimestre 2023

Peggioramento diffuso a tutti i comparti, con massima intensità nel Sistema Casa e minore (almeno nei valori in euro) per Agroalimentare e Metalmeccanica

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Rallentamento Made in Italy Export territoriale Data visualization Congiuntura Export Italia

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Pur tuttora minoritaria, la quota di province in calo tendenziale nei valori in euro appare in ulteriore aumento...

I dati da poco pubblicati da ISTAT, relativi al commercio estero dei territori italiani nel 2° trimestre 2023, ed elaborati da ExportPlanning nel Dataviz tool Exportpedia documentano un diffuso peggioramento del quadro congiunturale, con il 46% delle province italiane che hanno registrato una variazione negativa del proprio export nei valori in euro (a fronte del 27 per cento di tre mesi prima).

.. con penalizzazioni diffuse a tutti i comparti, soprattutto nel sistema casa (a fronte di una minore intensità, anche per motivi inflattivi, nell'agroalimentare e nella metalmeccanica).

La tabella qui sotto riportata evidenzia un peggioramento del quadro congiunturale diffuso a tutti i comparti. In particolare:
  • la quota di province in crescita tendenziale nei valori in euro appare in forte riduzione nel sistema casa (scesa al 27.1 per cento, dal 50% di tre mesi prima);
  • in ridimensionamento rispetto a tre mesi prima anche la quota di province in crescita tendenziale nei valori in euro nei comparti sistema moda (scesa al 47.7 per cento, dal 71% di tre mesi prima) e chimica-farmaceutica (dal 61% del primo trimestre dell'anno al 38.3 per cento del secondo trimestre);
  • la quota di province in crescita tendenziale nei valori in euro, pur in riduzione, rimane ancora maggioritaria nei comparti agroalimentare (52.3 per cento) e metalmeccanica (55.1 per cento). In questi due casi, tuttavia, un ruolo rilevante è riconducibile alla componente prezzi di vendita, che certamente ha contribuito in misura significativa al sostegno dei fatturati esteri denominati in euro.

Quote delle province italiane con var. tendenziali positive nel 2° trimestre 2023
(valori correnti)

Nord Centro Sud Totale ITALIA
Agroalimentare 57.4% 40.9% 52.6% 52.3%
Sistema Moda 42.6% 59.1% 47.4% 47.7%
Sistema Casa 27.7% 13.6% 34.2% 27.1%
Chimica-Farmaceutica 21.3% 36.4% 60.5% 38.3%
Metalmeccanica 55.3% 50.0% 57.9% 55.1%
Servizi 40.4% 40.9% 44.4% 41.9%
TOTALE 48.9% 45.5% 65.8% 54.2%
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning-Exportpedia

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Agroalimentare

Nel comparto agroalimentare, pur evidenziandosi un significativo peggioramento del quadro congiunturale rispetto al precedente trimestre (quando l'85 per cento delle province italiane viaggiava ancora in territorio positivo), si registra una debole maggioranza di province (52.3 per cento) con crescite tendenziali del proprio export settoriale.

Export provinciale di Agroalimentare nel 2° trimestre 2023

I territori del Nord Italia mostrano le migliori condizioni in termini di quota di province in crescita tendenziale (57.4 per cento).
In particolare, nel periodo aprile-giugno 2023 Bologna (+124.2 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)1, Milano (+91.9 M €), Bergamo (+51.8 M €), Parma (+51.1 M €), Torino (+44.5 M €) e Verona (+39.7 M €) risultano i territori con gli incrementi tendenziali più significativi nel comparto agroalimentare.

Di contro, nel Centro Italia si evidenzia la quota più contenuta (40.9 per cento) di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di prodotti agroalimentari.
Particolarmente penalizzate appaiono, infatti, le province di Lucca (-58.3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), Frosinone (-35.2 M €), Firenze (-16 M €), Livorno (-12.3 M €) e Perugia (-10.1 M €).

Nel Mezzogiorno, infine, la quota di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di agroalimentare supera di poco il 50 per cento.
Salerno (+35.6 milioni di euro rispetto al 2° trimestre 2022), Potenza (+20.6 M €), Benevento (+12.7 M €) e Foggia (+12.4 M €) risultano le province meglio performanti nel periodo aprile-giugno 2023.

Sistema Moda

Nel sistema moda è forte il ridimensionamento del quadro congiunturale rispetto al precedente trimestre (quando il 71 per cento delle province italiane viaggiava ancora in territorio positivo), con una leggera minoranza di province (47.7 per cento) con crescite tendenziali del proprio export settoriale.

Export provinciale di Sistema Moda nel 2° trimestre 2023

Le province del Nord Italia appaiono quelle maggiormente penalizzate dal peggioramento del quadro congiunturale settoriale, con meno del 43 per cento in crescita tendenziale.
In particolare, nel periodo aprile-giugno 2023 Torino (-128 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), Vicenza (-100.4 M €), Bologna (-91.4 M €), Treviso (-81.9 M €), Modena (-59.8 M €) e Bergamo (-49.6 M €) risultano le province più penalizzate in termini di decrementi assoluti. Di contro, si segnalano i casi assai rilevanti, in positiva controtendenza, di Milano (+641 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)3, Belluno (+147.3 M €), Reggio Emilia (+131.9 M €) e Piacenza (+100.3 M €).

Nel Centro Italia, invece, si evidenzia ancora una quota ampiamente maggioritaria (59.1 per cento) di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di sistema moda.
Rilevanti appaiono gli incrementi tendenziali delle esportazioni settoriali delle province di Perugia (+37 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), Roma (+36.4 M €) e Arezzo (+33.7 M €). Tuttavia, sono particolarmente penalizzanti le cadute tendenziali delle province di Firenze (-228.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)4 e, in misura minore, Frosinone (-57.1 M €) e Prato (-51.6 M €).

Nel Mezzogiorno, infine, la quota di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di sistema moda (47.4 per cento) risulta in linea con la media nazionale.
Teramo (+17.7 milioni di euro rispetto al 2° trimestre 2022), Cosenza (+15.9 M €), Pescara (+14.2 M €) e Napoli (+13.9 M €) risultano le province meglio performanti nel periodo aprile-giugno 2023.

Sistema Casa

Nel comparto sistema casa si rilevano le maggiori penalizzazioni del quadro congiunturale, già peraltro evidenti nel precedente trimestre (quando meno della metà delle province italiane aveva registrato crescite tendenziali nei valori in euro): nel periodo aprile-giugno 2023 appena il 27 per cento delle province italiane ha registrato un aumento tendenziale del proprio export settoriale.

Export provinciale di Sistema Casa nel 2° trimestre 2023

Nel Nord Italia meno del 28 per cento delle province mostra crescite tendenziali nell'export in valore di sistema casa.
Parma (+18.7 milioni di euro rispetto al 2° trimestre 2022), Torino (+16.8 M €), Milano (+13 M €) e Venezia (+10.4 M €) risultano le province meglio performanti. Di contro, numerosi appaiono i casi territoriali di cali tendenziali significativi: in primis, si segnalano le cadute dell'export settoriale di province ad alta vocazione nel comparto, quali Modena (-169 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)5, Treviso (-138.5 M €), Pordenone (-124.5 M €), Varese (-120.5 M €) e Reggio Emilia (-102.2 M €).

Nel Centro Italia si registra una quota ancora più piccola (13.6 per cento) di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di sistema casa.
In particolare, le maggiori penalizzazioni dell'export settoriale sono appannaggio delle province di Ancona (-44.7 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), Firenze (-36.1 M €), Massa-Carrara (-23.5 M €) e Livorno (-18.1 M €).

Nel Sud Italia la quota di province in crescita tendenziale nelle esportazioni di sistema casa è relativamente più elevata (34.2%), superiore alla media nazionale.
Tuttavia, i maggiori scostamenti rispetto al corrispondente periodo 2022 sono di segno negativo e riguardano le province di Bari (-32.1 milioni di euro rispetto al secondo trimestre dello scorso anno), Caserta (-25.6 M €) e Brindisi (-12.9 M €).

Chimica Farmaceutica

Anche nel comparto chimica farmaceutica il peggioramento della congiuntura delle esportazioni dei territori italiani appare rilevante rispetto al trimestre precedente (quando circa il 61 per cento delle province italiane viaggiava ancora in territorio positivo): nel periodo aprile-giugno 2023 si registra una quota ampiamente minoritaria (38.3 per cento) di province con crescite tendenziali del proprio export settoriale.

Export provinciale di Chimica Farmaceutica nel 2° trimestre 2023

Nell'Italia settentrionale appena il 21 per cento delle province ha registrato nel trimestre più recente crescite tendenziali nell'export in valore di chimica farmaceutica.
Si segnalano, tra le (poche) province in crescita tendenziale, le performance esportative di Monza-Brianza (+226.5 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)6 e, in misura minore, Torino (+47.5 M €) ed Alessandria (+34.4 M €). Di contro, significative appaiono le flessioni tendenziali dell'export settoriale delle province di Milano (-348 milioni di euro rispetto al secondo trimestre 2022)7, Genova (-309.5 M €)8, Mantova (-129.9 M €), Ravenna (-86 M €), Venezia (-76.1 M €), Ferrara (-73.8 M €) e Savona (-70.9 M €).

Nel Centro Italia si rileva una quota relativamente più elevata, ma comunque minoritaria (36.4 per cento), di province in crescita tendenziale nelle esportazioni di chimica farmaceutica.
In particolare, si segnalano - da un lato - le eccellenti performance esportative delle province di Siena (+473.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)9 e Firenze (+313 M €)10 e - dall'altro - le flessioni rilevanti dell'export settoriale di Ascoli Piceno (-2.1 miliardi di euro in termini tendenziali)11 e, in misura minore, Latina (-250.4 M €).

Nel Mezzogiorno, infine, si segnala una quota tuttora maggioritaria (60.5 per cento) di territori in crescita tendenziale nelle esportazioni di chimica farmaceutica, con le vendite di farmaci della provincia di Napoli (+769.4 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022) a trainare il risultato complessivo, insieme a quelle delle province di Teramo (+44.5 M €), Isernia (+44.2 M €), L'Aquila (+39.6 M €), Caltanisetta (+37.6 M €) e Campobasso (+33.8 M €).

Metalmeccanica

Nel trimestre più recente le esportazioni dei territori italiani di metalmeccanica hanno confermato una quota maggioritaria (55.1 per cento), benché in ridimensionamento rispetto al trimestre precente (quando tale quota era il 68.2 per cento), di province in crescita tendenziale nei valori in euro.

Export provinciale di Metalmeccanica nel 2° trimestre 2023

Nel Nord Italia la quota di province in crescita tendenziale nelle esportazioni settoriali appare tuttora maggioritaria (55.3 per cento), seppur in marcato ridimensionamento rispetto a tre mesi prima (quando tale quota era il 72.3%).
I maggiori incrementi assoluti nel periodo aprile-giugno 2023 sono stati appannaggio delle vendite estere della provincia di Torino (+1.9 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)12 e, in misura minore, di quelle di Genova (+711 M €)13, Napoli (+399 M €) e Modena (+337 M €).

Nel Centro Italia metà delle province ha registrato una crescita tendenziale nei valori in euro delle esportazioni di metalmeccanica.
Nella metà con risultati in crescita si ravvisano gli incrementi assoluti delle esportazioni settoriali delle province di Arezzo (+109.3 milioni di euro rispetto al secondo trimestre dello scorso anno), Firenze (+88.7 M €) e Lucca (+82.3 M €). Di contro, tra le province in calo tendenziale, si rilevano i casi di Terni (-219 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)14 e Roma (-147 M €).

Nel Sud Italia, infine, si rileva la quota più favorevole (oltre il 55 per cento) di province in crescita tendenziale nelle proprie esportazioni di metalmeccanica.
In particolare, si segnalano i forti incrementi tendenziali delle esportazioni settoriali delle province di Napoli (+422 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022) e, in misura minore, di Chieti (+199.3 M €) e Potenza (+132.1 M €).


1) La maggiore crescita in termini assoluti dell'export agroalimentare della provincia di Bologna è riconducibile al segmento tabacco (+114.5 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), con i maggiori incrementi tendenziali sui mercati di Germania e Polonia.
2) Le maggiori penalizzazioni nelle vendite estere di sistema moda della provincia di Torino sono riconducibili al segmento gioielleria, orologi e bigiotteria, che nel trimestre più recente ha registrato un calo tendenziale di oltre 108 milioni di euro. Il mercato svizzero (-122.5 M €) è risultato di gran lunga il principale mercato frenante delle esportazioni provinciali del segmento.
3) I maggiori contributi positivi alla crescita tendenziale delle esportazioni di sistema moda della provincia di Milano sono derivati dai segmenti gioielleria, orologi e bigiotteria (+302.7 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), calzature (+211.2 M €) e cuoio e pelletteria (+125.5 M €).
4) I maggiori contributi negativi alla penalizzante performance delle esportazioni di sistema moda della provincia di Firenze sono derivati dai segmenti cuoio e pelletteria (-140.7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022) e calzature (-137.8 M €), a fronte - invece - di contributi positivi dal segmento gioielleria, orologi e bigiotteria (+128.2 M €).
5) I maggiori contributi negativi alla performance esportativa di sistema casa della provincia di Modena sono derivati dal segmento piastrelle (-157.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con i cali più pronunciati registrati -nell'ordine - sui mercati di Germania (-37.6 M €), Stati Uniti (-28.5 M €) e Francia (-23.1 M €).
6) I maggiori contributi positivi alla crescita tendenziale delle esportazioni di chimica farmaceutica della provincia di Monza-Brianza sono derivati dal segmento farmaci (+230.2 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), con i maggiori guadagni registrati sui mercati di Paesi Bassi (+130.7 M €) e Irlanda (+65.8 M €).
7) I maggiori contributi negativi alla performance esportativa di chimica farmaceutica della provincia di Milano sono derivati dal segmento chimica di base (-215.1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022).
8) I maggiori contributi negativi alla performance esportativa di chimica farmaceutica della provincia di Genova sono derivati dal segmento prodotti petroliferi (-294.2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022).
9) La maggiore crescita in termini assoluti dell'export chimico-farmaceutico della provincia di Siena è riconducibile al segmento farmaci (+478.5 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), con i maggiori incrementi tendenziali sui mercati di Polonia (+155.3 M €) e Stati Uniti (+138.7 M €).
10) La maggiore crescita in termini assoluti dell'export chimico-farmaceutico della provincia di Firenze è riconducibile al segmento farmaci (+313 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), con un ruolo di traino del mercato statunitense (+387 M €).
11) Il forte ridimensionamento dell'export di chimica farmaceutica della provincia di Ascoli Piceno è riconducibile alle rilevanti flessioni di prodotti farmaceutici sui mercati di Belgio, Taiwan, Germania, Regno Unito e Sud Corea. Continua, invece, a rimanere su livelli di massimo assoluto l'export provinciale di farmaci in Cina, in virtà della fortissima crescita segnata ad inizio anno e documentata in uno specifico articolo ExportPlanning Magazine.
12) La maggiore crescita in termini assoluti dell'export metalmeccanico della provincia di Torino è riconducibile al segmento autoveicoli (+1.4 miliardi di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), con i maggiori incrementi tendenziali sui mercati di Francia (+382 M €) e Germania (+374 M €). In aumento tendenziale anche l'export provinciale di aerei (+254.3 M €).
13) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Genova sono derivati dal segmento navi, yacht e imbarcazioni (+755.3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con un ruolo di traino del mercato statunitense (+814 M €).
14) La performance esportativa fortemente negativa di metalmeccanica della provincia di Terni è addebitabile al segmento acciaio (-233 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con forti contraccolpi sui mercati di Germania (-80.6 M €), Belgio (-42.4 M €), e Turchia (-40.8 M €).
15) La maggiore crescita in termini assoluti dell'export metalmeccanico della provincia di Napoli è appannaggio del segmento autoveicoli (+313 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), con i maggiori incrementi tendenziali sui mercati di Stati Uniti (+144 M €), Canada (+54 M €) e Turchia (+31 M €). In aumento tendenziale anche l'export provinciale di navi, yacht e imbarcazioni (+72.4 M €) e di elettrotecnica (cavi e quadri) (+55.7 M €).