Macchine alimentari: scambi resilienti e Cina in crescita

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Tra le fiere in arrivo nel mese di ottobre troviamo a Parma Cibus Tec, che punta all’obiettivo di ispirare innovazione nel settore delle tecnologie food & beverage. Sono infatti molteplici i trend di sviluppo che stanno attualmente attraversando l’industria delle macchine alimentari: si pensi, ad esempio, all’efficienza energetica, fonte di crescente preoccupazione per l’industria, ma anche all’incremento delle applicazioni di automazione e robotica, che aumentano l’efficienza del lavoro. Cresce anche l’uso dell’Internet of Things (IoT) per il monitoraggio degli impianti, rendendo i macchinari per la lavorazione dei beni alimentari più intelligenti e interconnessi, rivelando la presenza di inefficienze e fornendo alle imprese spazi di manovra per l’ottimizzazione della produzione. Pensiamo infine ai recenti sviluppi tecnologici sul fronte della salute e della sicurezza.

Andiamo allora a guardare gli ultimi dati di commercio estero per monitorare gli sviluppi di un comparto per il quale l’Italia rappresenta un player di rilievo.

Overview degli scambi internazionali

Rispetto a settori come i prodotti finiti per la persona o i mezzi di trasporto, le macchine alimentari hanno mostrato una caduta relativamente modesta in termini di domanda mondiale con lo scoppio della crisi sanitaria, pari al -6.3% nel 2020, continuando a rispondere alle necessità di innovazione ed efficientamento di un settore di primario rilievo.
Il rimbalzo della domanda mondiale di macchine alimentari registrato nel 2021 è stato pari al +9.3% a prezzi correnti; sale al +15.1% l’incremento stimato da ExportPlanning per il 2022. Considerando i valori a prezzi costanti, ovvero depurati dagli effetti dell’inflazione, l’aumento degli scambi registrato lo scorso anno si limita invece al +1.7%, risultando quindi fortemente ridimensionato, ma confermandosi in territorio positivo.

Guardando agli ultimi dati, relativi alla prima metà dell’anno in corso, vediamo come il I trimestre del 2023 si è aperto con una significativa variazione tendenziale al rialzo (+12.8% a prezzi costanti), che ha mostrato un rallentamento nel II trimestre (+3.2%), come si nota dal grafico di seguito.



Nel 2022 la Germania si è confermata maggiore esportatore del settore (5.4 miliardi di euro), pur registrando un modesto calo rispetto all’anno precedente. Segue la Cina (4.5 miliardi), in crescita a ritmi dinamici, e l’Italia (3.2 miliardi), a sua volta in calo rispetto al punto di massimo raggiunto nel 2021. Al quarto posto nel ranking dell’export troviamo gli Stati Uniti, che hanno superato i 2 miliardi, riprendendo a crescere dopo un anno di stabilità.

I dati per la prima metà del 2023 evidenziano come le esportazioni dei diversi player stiano continuando ad evolversi a dinamiche differenziate. Nel I semestre, i tassi di variazione tendenziale per i quattro maggiori esportatori, calcolati a prezzi correnti, si sono infatti collocati attorno al 20% per Germania e Cina, a fronte di un incremento prossimo al 10% per l’Italia e pari al 3.6% per gli Stati Uniti.
I flussi si confermano in tutti i casi al di sopra dei livelli del I semestre 2019, ma l’incremento registrato dall’export cinese si distingue in maniera netta dai principali competitor, risultando prossimo al +80% (oltre 1 miliardo di euro in più).



Come si nota dal grafico sopra riportato, si stima che nel II trimestre 2023 la Cina possa aver di poco superato la Germania in termini di export di macchine alimentari, toccando quota 1.388 miliardi di euro, contro gli 1.329 miliardi di export tedesco.
Pur concentrandosi quasi esclusivamente sulla fascia bassa e medio-bassa di prezzo, e dirigendosi per circa la metà del totale verso il vicino mercato asiatico, la Cina spicca quindi come competitor da monitorare per l’Italia e l’UE nel suo complesso. Come secondo mercato di destinazione per il gigante asiatico – alle spalle della sola Indonesia – troviamo infatti nel 2022 gli Stati Uniti, che risultano allo stato attuale primo mercato di sbocco tanto per l’export italiano che europeo.

Esportazioni di macchine alimentari, per fasce di prezzo (1995-2022)



Se l’eccellenza e la garanzia di qualità del made in Italy continuano quindi a rappresentare preziosi punti di forza per la promozione delle vendite italiane su scala internazionale, il monitoraggio di mercati e competitor in evoluzione, nonché l’adattamento ai trend di innovazione che abbracciano il settore, sembrano ormai elementi imprescindibili per confermare la leadership delle imprese italiane su scala internazionale.