L'export dei territori italiani, zavorrato dalla crisi tedesca, trova sbocchi fuori dall'Europa
Nei primi 9 mesi del 2023 Asia, Nord America e, più recentemente, Africa Sub-sahariana le aree di traino delle vendite all'estero dei territori italiani
Pubblicato da Marcello Antonioni. .
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I dati pubblicati da ISTAT, relativi al commercio estero dei territori italiani nel 3° trimestre 2023, ed elaborati da ExportPlanning nel Dataviz tool Exportpedia consentono di documentare l'impasse dei mercati UE, che nei primi 9 mesi dell'anno hanno sotratto alla crescita delle esportazioni dei territori italiani circa 2.9 miliardi di euro, con un trimestre più recente in chiara flessione (-6.1% tendenziale, nei valori in euro).
La Germania (si veda in merito l'approfondimento "Gli effetti del rallentamento tedesco sui distretti del made in Italy") risulta, insieme al Belgio1, il principale mercato frenante le esportazioni dei territori italiani nel terzo trimestre del 2023, con una flessione tendenziale di oltre 1 miliardo di euro.
A fronte delle difficoltà dei mercati UE, i mercati di Asia e Nord America stanno sostenendo i fatturati esteri dei territori italiani
La tabella qui sotto riportata evidenzia i contributi delle diverse aree di destinazione dell'export dei territori italiani nei primi 9 mesi del 2023. Si evince come:- i contributi positivi delle vendite verso Asia (+3.6 miliardi di euro nei primi 9 mesi dell'anno) e Nord America (+2 miliardi di euro) abbiano più che compensato la riduzione delle vendite in Europa UE;
- risultino complessivamente di segno positivo i contributi da Europa non UE, ma con segnali recenti (luglio-settembre 2023) di difficoltà (-4.4% tendenziale);
- appaiano in accelerazione le vendite rivolte all'area Africa Sub-Sahariana, che nel terzo trimestre dell'anno hanno messo a segno una crescita tendenziale del 40 per cento.
Aree di destinazione export Italia di totale beni: andamenti tendenziali
Delta in mln € | Variazioni % in € | |||
Area di destinazione | Gen-Set2023 | Gen-Set23 | Gen-Giu23 | Lug-Set23 |
Asia | +3 649 | + 9.0% | +15.5% | - 4.0% |
---|---|---|---|---|
Nord America | +2 007 | + 3.6% | + 6.7% | - 2.0% |
Africa Sub Sahariana | + 405 | +16.2% | + 4.3% | +40.0% |
Europa non UE | + 383 | + 0.6% | + 3.1% | - 4.4% |
Medio Oriente Nord Africa | - 56 | - 0.2% | + 2.8% | - 6.3% |
America Latina | - 129 | - 1.4% | - 0.5% | - 3.0% |
Oceania e Sud Africa | - 186 | - 3.0% | - 1.0% | - 6.7% |
Europa UE | -2 862 | - 1.2% | + 1.2% | - 6.1% |
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning-Exportpedia
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Le performance sui mercati dell'area asiatica
Nei primi 9 mesi dell'anno le esportazioni italiane verso i mercati asiatici hanno registrato una crescita tendenziale cumulata di 9 punti percentuali nei valori in euro, corrispondenti - come detto - ad oltre 3.6 miliardi di euro.
Le performance positive nel periodo gennaio-settembre hanno riguardato non solo le vendite verso la Cina (in crescita nei primi 2 trimestri ma in significativo calo nel terzo), ma anche – come documentano i dati del trimestre più recente – verso Giappone e India.
In particolare, nel terzo trimestre dell'anno le vendite italiane su questi ultimi due mercati hanno confermato una intonazione significativamente positiva, con crescite tendenziali rispettivamente del 6.1 e del 9.4 per cento (nei valori in euro), a fronte - invece - di un calo tendenziale a due cifre (-12.6%) delle vendite italiane verso il mercato cinese.
Mercato INDIA
Nei primi 9 mesi del 2023 il mercato indiano (+394 milioni di euro rispetto al 2022) ha registrato le maggiori crescite delle vendite italiane nei settori elettronica per telecomunicazioni (+79.5 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), meccanica varia (+62.2 M €), macchine utensili (+58.5 M €), macchine per l'imballaggio (+42.1 M €), macchine non utensili (+37.7 M €) e macchine alimentari (+28.7 M €).
Le province più dinamiche su questo mercato nei primi 9 mesi dell'anno sono risultate - nell'ordine - quelle di Trieste (+83.5 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi 2022), Bologna (+62.7 M €), Massa-Carrara e Milano (+61.4 M € per entrambe).
Le performance sui mercati dell'area nord americana
Nei primi 9 mesi dell'anno le esportazioni italiane verso l'area nord americana hanno registrato una crescita tendenziale cumulata di 3.6 punti percentuali nei valori in euro, corrispondenti - come detto - a circa 2 miliardi di euro.
Va tuttavia evidenziato, come per le vendite destinate all'area asiatica, un deterioramento della crescita nel trimestre più recente, con un calo tendenziale del 2 per cento.
Nel computo del periodo gennaio-settembre 2023 il mercato statunitense ha offerto un contributo significativo alla crescita delle esportazioni dei territori italiani, con un incremento tendenziale di oltre 1.6 miliardi di euro.
Tuttavia, come nel caso del mercato cinese, l'ultimo trimestre ha evidenziato un rallentamento (benché meno pronunciato di quello cinese), che ha comportato un calo tendenziale di circa 1 punto percentuale.
Analoghe dinamiche hanno interessato il mercato canadese, che, dopo avere offerto un contributo positivo alla crescita delle esportazioni dei territori italiani nei primi due trimestri dell'anno (+220 milioni di euro su base tendenziale), ha mostrato una flessione significativa nel trimestre più recente (-16.3% nei valori in euro).
Mercato MESSICO
Diverso è, invece, il caso del mercato messicano, che anche nel terzo trimestre dell'anno ha offerto un contributo positivo alle esportazioni dei territori italiani, portando il differenziale rispetto al 2022 a +450 milioni di euro (+11.1%).
Nei primi 9 mesi del 2023 il mercato messicano ha registrato le maggiori crescite delle vendite italiane nei settori macchine non utensili (+153 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), autoveicoli (+123.2 M €), macchine utensili (+73.4 M €), gioielleria, orologi e bigiotteria (+41.5 M €) e cuscinetti, ingranaggi e altra meccanica varia (+28 M €).
Le province più dinamiche su questo mercato nei primi 9 mesi dell'anno sono risultate - nell'ordine - quelle di Milano (+112.2 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi 2022), Vicenza (+44 M €), Udine (+42.2 M €), Treviso (+41.8 M €), Torino (+41.1 M €) e Monza-Brianza (+35.4 M €).
Anche alcuni mercati dell'Africa Sub-Sahariana stanno fornendo contributi positivi alla performance esportativa
di diversi territori italiani
Le performance sui mercati dell'area sub-sahariana
Nei primi 9 mesi dell'anno le esportazioni italiane verso l'area sub-sahariana hanno registrato una crescita tendenziale cumulata di oltre 400 milioni di euro, pari al +16.2 per cento.
Va soprattutto evidenziata l'accelerazione intervenuta nel trimestre più recente, con un aumento tendenziale di ben 40 punti percentuali.
In particolare, nei primi 9 mesi del 2023 si ravvisano gli aumenti tendenziali delle esportazioni dei territori italianni sui mercati di Nigeria (+235.7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022, pari al +42.5 per cento) ed Angola (+140.5 M €, pari al +62.8%).
Mercato NIGERIA
Nei primi 9 mesi del 2023 il mercato nigeriano ha registrato le maggiori crescite delle vendite italiane nei settori cuscinetti, ingranaggi e altra meccanica varia (+99.1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), caldaie e valvole (+83 M €) e motori, turbine e altra meccanica varia (+68.1 M €).
Le province più dinamiche su questo mercato nei primi 9 mesi dell'anno sono risultate - nell'ordine - quelle di Cagliari (+105.5 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi 2022, grazie alle vendite di prodotti petroliferi), Massa-Carrara (+96.9 M €), Milano (+79.2 M €) e Firenze (+58 M €).
Mercato ANGOLA
Nei primi 9 mesi del 2023 il mercato angolano ha registrato le maggiori crescite delle vendite italiane nei settori apparecchiature per le comunicazioni (+56.1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), e strumenti di misura (+53.5 M €).
Tali performance sono ascrivibili alla provincia di Napoli (+105 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi 2022), che ha saputo crescere sul mercato angolano nei suddetti settori.
Conclusioni
Il deterioramento del quadro congiunturale delle esportazioni dei territori italiani, documentato nel recente articolo "Performance esportative dei territori italiani nel 3° trimestre 2023", è da ricondursi principalmente alla flessione dei mercati UE (Germania e Belgio su tutti), ma anche - dopo un primo semestre dell'anno favorevole - ai segnali di rallentamento di aree di mercato sinora trainanti quali Asia e Nord America.
Tuttavia, anche all'interno di queste ultime, si evidenziano mercati (India nel caso dell'area asiatica, Messico per l'area nord americana) ancora in fase espansiva.
In aggiunta, si rileva una significativa dinamicità delle esportazioni dei territori italiani in alcuni mercati (Nigeria e Angola su tutti) dell'Africa Sub-Sahariana.
In conclusione, in un contesto di significativo rallentamento congiunturale, la capacità di riposizionamento delle imprese esportatrici di alcuni settori e territori italiani (citati nell'ambito dell'articolo) su alcuni mercati extra-europei ad elevata crescita sembra, quindi, avere consentito loro performance esportative di perdurante espansione.
1) Il calo molto forte delle esportazioni verso il Belgio è ascrivibile al comparto farmaceutico: nel terzo trimestre dell'anno l'export italiano di farmaci verso il Belgio si è ridotto di quasi 1.7 miliardi di euro, con un ridimensionamento superiore al 50%. Nel cumulato dei primi 9 mesi dell'anno, la flessione tendenziale è ancora più significativa, prossima ai 2.7 miliardi di euro (-34.5%). E' peraltro da rilevare come queste dinamiche tendano verosimilmente a riflettere strategie di rilocalizzazione produttiva di multinazionali farmaceutiche che hanno in Belgio un importante hub logistico-distributivo.