Performance esportative dei territori italiani nel 4° trimestre 2023

Pur ancora in chiaroscuro, si ravvisano segnali di miglioramento della congiuntura per la gran parte dei territori e comparti

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Rallentamento Made in Italy Export territoriale Congiuntura Export Italia

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Nel 4° trimestre 2023 è aumentata in tutte le aree della Penisola la quota di province in crescita tendenziale nei valori in euro...

I dati da poco pubblicati da ISTAT, relativi al commercio estero dei territori italiani nel quarto trimestre 2023, ed elaborati da ExportPlanning nel Dataviz tool Exportpedia documentano un - seppur moderato - miglioramento del quadro congiunturale, con circa la metà delle province italiane che hanno registrato una variazione positiva del proprio export nei valori in euro (a fronte del 40 per cento di tre mesi prima).

.. con miglioramenti soprattutto per sistema casa, chimica farmaceutica, sistema moda e servizi (a fronte di una stabilità per agroalimentare e metalmeccanica).

In particolare, la tabella qui sotto riportata evidenzia:
  • la conferma di condizioni più favorevoli della media per agroalimentare (con oltre il 65 per cento di province in crescita tendenziale nelle esportazioni del trimestre più recente);
  • i miglioramenti delle condizioni - pur ancora deficitarie - dei comparti sistema casa (37.4 per cento di province in crescita tendenziale, contro il 26.2% di tre mesi prima), chimica-farmaceutica (38.3% di province in crescita, in aumento di quasi 4 punti rispetto al trimestre precedente), sistema moda (40.2% di province in crescita, in aumento di circa 3 punti rispetto a tre mesi prima) e servizi (51.4% di province in crescita, in aumento di quasi 5 punti rispetto al trimestre precedente);
  • il mantenimento di una quota prossima al 50% di province in crescita nel comparto metalmeccanica, pur in un contesto di stabilizzazione dei prezzi di vendita1.

Quote delle province italiane con var. tendenziali positive nel 4° trimestre 2023
(valori correnti)

Nord Centro Sud Totale ITALIA
Agroalimentare 66.0% 63.6% 65.8% 65.4%
Sistema Moda 36.2% 45.5% 42.1% 40.2%
Sistema Casa 34.0% 27.3% 47.4% 37.4%
Chimica-Farmaceutica 25.5% 45.5% 50.0% 38.3%
Metalmeccanica 42.6% 59.1% 52.6% 49.5%
Servizi 51.1% 54.5% 50.0% 51.4%
TOTALE 38.3% 50.0% 63.2% 49.5%
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning-Exportpedia

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Agroalimentare

Il comparto agroalimentare continua a registrare le migliori condizioni congiunturali dell'export dei territori italiani, con una ampia maggioranza di province (65.4 per cento) con crescite tendenziali del proprio export settoriale nel 4° trimestre 2023, con una consistenza delle quote a livello geografico: Nord 66%, Centro 64%, Sud 66%.

Export provinciale di Agroalimentare nel 4° trimestre 2023

Nel Nord Italia nel periodo ottobre-dicembre 2023 hanno mostrato i maggiori contributi alla crescita le esportazioni agroalimentari delle province di Milano (+153 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), Parma (+97.2 M €), Bergamo (+51.3 M €), e Varese (+49.1 M €).

Nel Centro Italia Roma (+95.2 milioni di euro rispetto al 4° trimestre 2022), Firenze (+34.5 M €), Siena (+28.3 M €) e Grosseto (+20.5 M €) sono risultate le province trainanti le esportazioni agroalimentari nel trimestre più recente.

Nel Mezzogiorno le province più dinamiche in termini di esportazioni di agroalimentare nel trimestre più recente sono state - nell'ordine - quelle di Bari (+62.1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), Salerno (+52.3 M €) e, in misura minore, Reggio Calabria (+22.9 M €), Catania (+17.8 M €) e Foggia (+17.4 M €).

Sistema Moda

Nel sistema moda, il quadro congiunturale, pur in miglioramento rispetto al precedente trimestre, mostra ancora una minoranza di province (40.2 per cento) con crescite tendenziali del proprio export settoriale.

Export provinciale di Sistema Moda nel 4° trimestre 2023

Nel Nord Italia Padova (+98.3 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), Vercelli (+77.6 M €) e Piacenza (+75.9 M €) sono risultate le province trainanti le esportazioni di sistema moda nel 4° trimestre 2023.
Di contro, si ravvisano le performance particolarmente negative delle esportazioni settoriali delle province di Torino (-125.1 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)2, Verona (-112 M €), Treviso (-101.2 M €), Vicenza (-92.7 M €) e Bologna (-81.5 M €).

Le province del Centro Italia continuano ad essere relativamente meno penalizzate dal peggioramento del quadro congiunturale settoriale, con quasi il 46 per cento delle province in crescita tendenziale nel trimestre più recente.
In particolare, nel periodo ottobre-dicembre 2023 Arezzo (+203.7 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)3 si conferma territorio trainante le esportazioni del sistema moda italiano, seguito - a distanza - da Perugia (+27.9 M €) e Prato (+15.4 M €).
Tuttavia, appaiono particolarmente penalizzanti le cadute tendenziali delle province di Firenze (-435.5 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)4 e, in misura minore, Roma (-65 M €) e Pisa (-47.2 M €).

Nel Mezzogiorno, infine, si ravvisano performance particolarmente positive per l'export di sistema moda delle province di Pescara (+22.4 milioni di euro rispetto al 4° trimestre 2022) e Teramo (+17.7 M €), a fronte - invece - delle maggiori flessioni nel periodo ottobre-dicembre 2023 per le vendite all'estero di Benevento (-12.6 milioni di euro in termini tendenziali) e Caserta (-10 M €).

Sistema Casa

Nel comparto sistema casa si rilevano parziali progressi del quadro congiunturale: nel periodo ottobre-dicembre 2023 la quota di province italiane in crescita tendenziale nel proprio export settoriale è salita al 37.4 per cento, dal 26.2 per cento di tre mesi prima.

Export provinciale di Sistema Casa nel 4° trimestre 2023

Nel Nord Italia poco più di un terzo delle province ha evidenziato crescite tendenziali nell'export in valore di sistema casa.
Treviso (+37.4 milioni di euro rispetto al 4° trimestre 2022) e Milano (+33.4 M €) sono risultate le province meglio performanti. Di contro, numerosi appaiono i casi territoriali di cali tendenziali significativi: in primis, si segnalano le cadute dell'export settoriale di province ad alta vocazione nel comparto, quali Varese (-81.8 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), Reggio Emilia (-74.1 M €), Modena (-70.5 M €) e Monza-Brianza (-63.4 M €).

Nel Centro Italia si concentrano le maggiori penalizzazioni, con una quota largamente minoritaria (27.3 per cento) di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di sistema casa.
In particolare, le maggiori penalizzazioni dell'export settoriale sono appannaggio delle province di Roma (-18.6 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), Firenze (-16.2 M €), Pesaro-Urbino (-11.9 M €) e Ancona (-10.8 M €).

Nel Sud Italia la quota di province in crescita tendenziale nelle esportazioni di sistema casa è relativamente più elevata (47.4%), superiore alla media nazionale.
La migliore performance rispetto al corrispondente periodo 2022 riguarda la provincia di Bari (+19.5 milioni di euro rispetto al quarto trimestre dello scorso anno), in un contesto di scostamenti tendenziali generalmente contenuti.

Chimica Farmaceutica

Anche nel comparto chimica farmaceutica si segnala un parziale miglioramento della congiuntura delle esportazioni dei territori italiani: nel periodo ottobre-dicembre 2023 si registra, infatti, un aumento rispetto a tre mesi prima della quota - peraltro ancora minoritaria (38.3 per cento) - di province con crescite tendenziali del proprio export settoriale.

Export provinciale di Chimica Farmaceutica nel 4° trimestre 2023

Nell'Italia settentrionale, peraltro, appena il 25.5 per cento delle province ha registrato nel trimestre più recente crescite tendenziali nell'export in valore di chimica farmaceutica.
Si segnalano, tra le (poche) province in crescita tendenziale, le performance esportative di Venezia (+67.8 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), Alessandria (+42.1 M €) e Reggio Emilia (+26.2 M €). Di contro, significative appaiono le flessioni tendenziali dell'export settoriale delle province di Milano (-595.5 milioni di euro rispetto al quarto trimestre 2022)5 e, in misura minore, Ravenna (-70.8 M €), Novara (-68.7 M €), Savona (-58.6 M €) e Ferrara (-52.7 M €).

Nel Centro Italia si rileva una quota decisamente più elevata, anche se ancora minoritaria (45.5 per cento), di province in crescita tendenziale nelle esportazioni di chimica farmaceutica.
In particolare, si segnalano - da un lato - le eccellenti performance esportative delle province di Siena (+297.9 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)6, Latina (+234.6 M €)7, Livorno (+110.1 M €), Prato (+80.8 M €), e - dall'altro - le flessioni dell'export settoriale di Roma (-69 milioni di euro in termini tendenziali) e Firenze (-50.5 M €).

Nel Mezzogiorno, infine, si segnala esattamente la metà dei territori in crescita tendenziale nelle esportazioni di chimica farmaceutica, con le vendite di farmaci della provincia di Napoli (+965.7 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)8 ancora una volta a trainare il risultato complessivo, insieme a quelle delle province di Taranto (+81.2 M €), Messina (+79 M €) e L'Aquila (+47.1 M €).
Di contro, peraltro, si rilevano, ancora una volta, flessioni tendenziali molto ampie delle esportazioni del comparto delle province di Siracusa (-1.2 miliardi di euro rispetto al quarto trimestre 2022) e Cagliari (-389.5 M €), entrambe penalizzate dalla caduta delle vendite in valore di prodotti petroliferi.

Metalmeccanica

Nel trimestre più recente le esportazioni dei territori italiani di metalmeccanica hanno confermato buone capacità di resilienza, con circa la metà (49.5 per cento) di province in crescita tendenziale nei valori in euro.

Export provinciale di Metalmeccanica nel 4° trimestre 2023

Nel Nord Italia la quota di province in crescita tendenziale nelle esportazioni settoriali appare del 42.6 per cento, stabile rispetto a tre mesi prima.
Tra i territori con risultati in crescita si ravvisano gli incrementi assoluti delle esportazioni settoriali delle province di Modena (+536.4 milioni di euro rispetto al quarto trimestre dello scorso anno)9, Varese (+321.5 M €)10, Torino (+287 M €), Bolzano (+139.1 M €) e Monza-Brianza (+122.2 M €).
Di contro, i maggiori decrementi assoluti nel periodo ottobre-dicembre 2023 sono stati appannaggio delle vendite estere delle province di Gorizia (-907.1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022) e Trieste (-604.8 M €), penalizzate entrambe dal segmento della cantieristica navale, Brescia (-446.7 M €)11.

Nel Centro Italia una significativa quota delle province (59.1 per cento) ha registrato una crescita tendenziale nei valori in euro delle esportazioni di metalmeccanica.
Tra i territori con risultati in crescita si ravvisano gli incrementi assoluti delle esportazioni settoriali delle province di Prato (+335.2 milioni di euro rispetto al quarto trimestre dello scorso anno)12, Ancona (+148.4 M €) e Firenze (+143.1 M €). Di contro, tra le province in calo tendenziale, si rilevano i casi rilevanti di Roma (-943.1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)13 e Arezzo (-608.3 M €)14.

Nel Sud Italia, infine, si conferma una maggioranza di province (circa il 53 per cento) in crescita tendenziale nelle proprie esportazioni di metalmeccanica.
In particolare, si confermano i forti incrementi tendenziali delle esportazioni settoriali delle province di Napoli (+811.1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)15 e Chieti (+245.4 M €)16, a fronte - invece - del rilevante calo tendenziale delle vendite all'estero della provincia di Potenza (-110.4 M €).


1) L'elaborazione dei prezzi alle esportazioni italiane di metalmeccanica, realizzata da StudiaBo sulla base della misurazione a prezzi costanti dei flussi di commercio estero disponibili nel datamart Congiuntura Mondiale del Sistema Informativo ExportPlanning, evidenzia nel quarto trimestre 2023 una sostanziale stabilità dei listini (+0.5% rispetto al quarto trimestre 2022), in deciso ridimensionamento rispetto alla prima parte dell'anno scorso (+6.1% tendenziale nel primo semestre 2023).
2) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di sistema moda della provincia di Torino sono derivate dal settore gioielleria, orologi e bigiotteria (-121.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con le flessioni più rilevanti registrate sul mercato svizzero (-124.6 M €).
3) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di sistema moda della provincia di Arezzo sono derivati, ancora una volta, dal settore gioielleria (+204.6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con gli incrementi di gran lunga più rilevanti registrati sul mercato turco (+240.7 M €).
4) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di sistema moda della provincia di Firenze sono derivate dai settori calzature (-164.7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022) e cuoio e pelletteria (-155.2 M €), con le flessioni più rilevanti registrate sul mercato svizzero (-210 M € per le vendite di calzature, -333 M € per quelle di cuoio e pelletteria).
5) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di chimica-farmaceutica della provincia di Milano sono derivate dai settori materie prime energetiche (-247.9 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), farmaci (-208.4 M €) e chimica di base (-117.6 M €), con le flessioni più rilevanti registrate sui mercati di Germania (-203 M € per le vendite di materie prime energetiche) e Giappone (-218 M € per le vendite di farmaci).
6) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di chimica-farmaceutica della provincia di Siena sono derivati dalle vendite di prodotti petroliferi (+176.7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022) e di farmaci (+141 M €), con gli incrementi più rilevanti registrati - nel primo caso - sul mercato croato (+88 M €) e - nel secondo caso - nelle vendite dirette in Belgio (+226 M €).
7) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di chimica-farmaceutica della provincia di Latina sono derivati, ancora una volta, dalle vendite di farmaci (+232.8 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con gli incrementi più rilevanti registrati nei flussi diretti a Irlanda (+161 M €) e Stati Uniti (+106 M €).
8) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di chimica-farmaceutica della provincia di Latina sono derivati, ancora una volta, dalle vendite di farmaci (+942.9 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con gli incrementi più rilevanti registrati nei flussi diretti in Svizzera (+870 M €).
9) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Modena sono derivati dalle vendite di macchine agricole (+208.2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022) e autoveicoli (+182.8 M €), con gli incrementi più rilevanti registrati nei flussi diretti sui mercati di Francia (+56 M € per le vendite di macchine agricole), Stati Uniti (+48 M € per le vendite di autoveicoli), Svizzera (+48 M € per le vendite di autoveicoli), Germania (+38 M € per le vendite di macchine agricole).
10) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Varese sono derivati dal settore aerospaziale (+323.3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con gli incrementi più rilevanti registrati nei flussi diretti sui mercati di Cina (+53 M €), Sud Corea (+31 M €), Polonia e Nigeria (in entrambi i casi +29 M €).
11) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Brescia sono derivate dai settori acciaio (-98.3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), metalli non ferrosi (-94.8 M €) e valvole, pompe ed altra meccanica varia (-57.5 M €).
12) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Prato sono derivati dal settore aeronautico (+198 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con gli incrementi più rilevanti registrati nei flussi diretti verso il Qatar (+132 M €).
13) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Roma sono derivate dai settori aerei (-546.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022) e metalli non ferrosi (-276.1 M €).
14) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Arezzo sono derivate dalle vendite di metalli non ferrosi (-598.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022).
15) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Napoli sono derivati dalle vendite di autoveicoli (+648.2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022) e elettrotecnica (cavi e quadri) (+214.4 M €).
16) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Chieti sono derivati, anche in questo caso, dalle vendite di autoveicoli (+253.3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con i maggiori progressi sui mercati di Germania (+296 M €) e Francia (+125 M €).