Performance esportative dei territori italiani nel 1° trimestre 2024
Complice anche il venir meno del supporto dei prezzi di vendita, nei primi tre mesi dell'anno significativo peggioramento dei risultati esportativi per la gran parte dei territori e comparti
Pubblicato da Marcello Antonioni. .
Made in Italy Internazionalizzazione Export territoriale Congiuntura Export Italia
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Nel 1° trimestre 2024, complice anche il venir meno del contributo dei prezzi alla crescita dei fatturati esteri, è aumentata la quota di province in calo tendenziale nei valori...
I dati da poco pubblicati da ISTAT, relativi al commercio estero dei territori italiani nel primo trimestre 2024, ed elaborati da ExportPlanning nel Dataviz tool Exportpedia documentano un significativo peggioramento del quadro congiunturale, con il 57% delle province italiane che hanno registrato una variazione negativa del proprio export nei valori in euro (a fronte del 50 per cento di tre mesi prima).
.. con peggioramenti evidenti per sistema moda, sistema moda e, soprattutto, metalmeccanica.
In particolare, la tabella qui sotto riportata evidenzia:- la conferma di condizioni più favorevoli della media per agroalimentare (con oltre il 65 per cento di province in crescita tendenziale nelle esportazioni del trimestre più recente);
- i peggioramenti delle condizioni complessive dei comparti servizi (44.2% di province in crescita, in calo di oltre 7 punti rispetto al trimestre precedente), sistema moda (33.6 per cento di province in crescita tendenziale, contro il 40.2% di tre mesi prima), sistema casa (30.8% di province in crescita, in calo di circa 6.5 punti rispetto al trimestre precedente) e, soprattutto, metalmeccanica (37.4% di province in crescita, in calo di oltre 12 punti rispetto a tre mesi prima);
- il mantenimento di una quota prossima al 40% di province in crescita nel comparto chimica-farmaceutica.
Il complessivo peggioramento delle performance tendenziali in euro appare, almeno in parte, riconducibile al venire meno del sostegno dei prezzi di vendita all'aumento dei fatturati esteri: si stima, infatti, che nel primo trimestre dell'anno i prezzi dell'industria manifatturiera italiana abbiano avuto un contributo negativo (-1.1%, secondo le elaborazioni ExportPlanning1) alla crescita tendenziale delle esportazioni, a fronte - invece - di un significativo contributo positivo (+7.4%) stimato nel corrispondente trimestre 2023.
Quote delle province italiane con var. tendenziali positive nel 1° trimestre 2024
(valori correnti)
Nord | Centro | Sud | Totale ITALIA | |
Agroalimentare | 66.0% | 59.1% | 68.4% | 65.4% |
---|---|---|---|---|
Sistema Moda | 29.8% | 27.3% | 42.1% | 33.6% |
Sistema Casa | 21.3% | 27.3% | 44.7% | 30.8% |
Chimica-Farmaceutica | 19.1% | 59.1% | 55.3% | 40.2% |
Metalmeccanica | 23.4% | 45.5% | 50.0% | 37.4% |
Servizi | 51.1% | 50.0% | 31.4% | 44.2% |
TOTALE | 25.5% | 54.5% | 57.9% | 43.0% |
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning-Exportpedia
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Agroalimentare
Il comparto agroalimentare continua a registrare le migliori condizioni congiunturali dell'export dei territori italiani, con una ampia maggioranza di province (65.4 per cento) con crescite tendenziali del proprio export settoriale nel 1° trimestre 2024, con una consistenza delle quote a livello geografico: Nord 66%, Centro 59%, Sud 68.4%.
Nel Nord Italia nel periodo gennaio-marzo 2024 hanno mostrato i maggiori contributi alla crescita le esportazioni agroalimentari delle province di Milano (+80 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2023), Verona (+67.9 M €), Parma (+67.7 M €) e Modena (+49.3 M €).
Nel Centro Italia Roma (+177.1 milioni di euro rispetto al 1° trimestre 20232) si conferma la provincia più dinamica nel comparto agroalimentare, precedendo ampiamente Siena (+51.5 M €), Perugia (+48.2 M €), Firenze (+46.3 M €) e Grosseto (+42.2 M €).
Nel Mezzogiorno le province più dinamiche in termini di esportazioni di agroalimentare nel trimestre più recente sono state - ancora una volta - quelle di Salerno (+59.3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023) e Bari (+50.2 M €), precedendo Cagliari (+33.6 M €), Reggio Calabria (+23.1 M €) e Brindisi (+20.3 M €)
Sistema Moda
Nel sistema moda, il quadro congiunturale del primo trimestre dell'anno è apparso in significativo peggioramento rispetto al precedente trimestre, con una ampia minoranza di province (33.6 per cento) con crescite tendenziali del proprio export settoriale nei valori in euro.
Nel Nord Italia nel 1° trimestre 2024 solo una minoranza di province (su tutte, quelle di Piacenza [+168.5 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 20232], Novara [+114.5 M €], Vercelli [+88.3 M €] e Padova [+52.1 M €]), ha evidenziato esportazioni di sistema moda in crescita tendenziale nei valori in euro.
Di contro, si ravvisano le performance particolarmente negative delle esportazioni settoriali delle province di Varese (-170.1 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2023)3, Treviso (-123.1 M €), Bologna (-102 M €), Milano e Torino (entrambe -96.1 M €).
La performance esportativa di sistema moda delle province del Centro Italia risulta in netto peggioramento, con appena il 27.3 per cento delle province in crescita tendenziale nel trimestre più recente (contro il 45.5% del trimestre precedente).
In particolare, nel periodo gennaio-marzo 2024, a parte l'eccellente risultato esportativo della provincia di Arezzo (+1050 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2023, grazie al ruolo trainante del settore orafo: si veda il grafico sotto riportato), si segnalano le cadute tendenziali delle province di Firenze (-347.3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023)4 e, in misura minore, Roma (-46.6 M €), Pisa (-38.5 M €) e Prato (-30.7 M €).
Nel Mezzogiorno, infine, si conferma una quota debolmente minoritaria (42.1%) di province con un export di sistema moda in crescita: su tutte - ancora una volta - le province di Teramo (+20 milioni di euro rispetto al 1° trimestre 2023) e Pescara (+15.3 M €).
Di contro, nel periodo gennaio-marzo 2024 le maggiori flessioni tendenziali (peraltro di intensità relativamente contenuta) sono state appannaggio delle vendite all'estero delle province di Caserta e Catanzaro.
Sistema Casa
Nel comparto sistema casa si rilevano nuovi peggioramenti del quadro congiunturale, dopo i segnali di ripresa del trimestre precedente: nel periodo gennaio-marzo 2024 la quota di province italiane in crescita tendenziale nel proprio export settoriale è, infatti, scesa al 30.8 per cento, dal 37.4 per cento di tre mesi prima.
Nel Nord Italia poco più di un quarto delle province ha evidenziato crescite tendenziali nell'export in valore di sistema casa. Deboli segni "più" si registrano per le province di Milano (+12.7 milioni di euro rispetto al 1° trimestre 2023), Torino (+12.2 M €) e Piacenza (+11.6 M €), a fronte - invece - delle rilevanti flessioni per Varese (-93 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2023), Pordenone (-76.8 M €), Parma (-51.2 M €) e Reggio Emilia (-43.1 M €).
Nel Centro Italia si conferma una quota largamente minoritaria (27.3 per cento) di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di sistema casa.
In particolare, le maggiori penalizzazioni dell'export settoriale sono appannaggio delle province di Ancona (-27.3 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2023), Perugia (-13.3 M €), Pesaro-Urbino (-12 M €) e Livorno (-10.2 M €).
Nel Sud Italia la quota di province in crescita tendenziale nelle esportazioni di sistema casa è relativamente più elevata (44.7%), superiore alla media nazionale.
Tuttavia, nella generalità dei casi, le variazioni tendenziali appaiono moderate nei valori assoluti: le più favorevoli riguardano le province di Caserta e Campobasso; quelle meno favorevoli le province di Teramo e Chieti.
Chimica Farmaceutica
Nel comparto chimica farmaceutica nel periodo gennaio-marzo 2024 si è registrata una sostanziale conferma dello stato della congiuntura delle esportazioni dei territori italiani, con una quota ancora minoritaria (40.2 per cento) di province con crescite tendenziali del proprio export settoriale.
Nell'Italia settentrionale, peraltro, appena il 19.1 per cento delle province ha registrato nel trimestre più recente crescite tendenziali nell'export in valore di chimica farmaceutica.
Si segnalano, tra le (poche) province in crescita tendenziale, le performance esportative di Varese (+35.8 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2023) e Verona (+34 M €). Di contro, significative appaiono le flessioni tendenziali dell'export settoriale delle province di Milano (-254.5 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2023)5 e, in misura minore, Parma (-91.7 M €) e Genova (-75.2 M €).
Nel Centro Italia si rileva una quota decisamente più elevata (59.1 per cento) di province in crescita tendenziale nelle esportazioni di chimica farmaceutica, ma con performance assai eterogenee.
In particolare, si segnalano - da un lato - le eccellenti performance esportative delle province di Latina (+552.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023)6, Firenze (+497.1 M €)7, Siena (+121.1 M €), Frosinone (+112.1 M €), Roma (+93.3 M €) e - dall'altro - le forti riduzioni dell'export settoriale di Ascoli Piceno (-4.4 miliardi di euro in termini tendenziali)8 e, in misura minore, Livorno (-148.8 M €).
Nel Mezzogiorno, infine, si segnala oltre la metà (55.3 per cento) dei territori in crescita tendenziale nelle esportazioni di chimica farmaceutica, con le vendite di farmaci della provincia di Napoli (+728.7 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2023, pari al +77.7%) ancora una volta a trainare il risultato complessivo (si veda la figura sotto riportata), insieme a quelle delle province di Cagliari (+177.8 M €), L'Aquila (+174.3 M €), Siracusa (+158.6 M €) e Messina (+136.6 M €).
Metalmeccanica
Nel trimestre più recente le esportazioni dei territori italiani di metalmeccanica hanno evindenziato il maggiore peggiornamento congiunturale, con una quota di province in crescita tendenziale nei valori in euro scesa al 37.4%, dal 49.5 per cento di tre mesi prima.
Nel Nord Italia la quota di province in crescita tendenziale nelle esportazioni settoriali è scesa al 23.4 per cento, dal 42.6% di tre mesi prima.
Tra i territori con risultati in maggiore calo tendenziale si ravvisano i casi delle province di Brescia (-449.3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023), Vicenza (-284 M €), Bologna (-283.4 M €), Reggio Emilia (-245.6 M €), Bergamo (-226.1 M €), Torino (-204.2 M €).
Di contro, i maggiori incrementi assoluti nel periodo gennaio-marzo 2024 sono stati appannaggio delle vendite estere delle province di Gorizia (+964.6 milioni di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno, grazie alla crescita tendenziale del settore navi, yacht e imbarcazioni), Varese (+245.3 M €), Lodi (+221.9 M €) e Bolzano (+163 M €).
Anche nel Centro Italia la quota di province che ha registrato una crescita tendenziale nei valori in euro delle esportazioni di metalmeccanica si è ridotta nel primo trimestre 2024 (al 45.5 per cento, dal 59.1% del trimestre precedente).
Tra i territori con risultati in maggiore crescita si segnala - su tutti - la provincia di Firenze (+450.4 milioni di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno)9. Di contro, tra le province in calo tendenziale, si confermano i casi rilevanti di Roma (-247.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023)10 e Arezzo (-142.6 M €)11.
Nel Sud Italia, infine, si segnala la maggiore resilienza delle esportazioni di metalmeccanica, con il 50 per cento di province in crescita tendenziale nel primo trimestre dell'anno.
In particolare, si conferma il forte incremento tendenziale delle esportazioni settoriali della provincia di Chieti (+173 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023)12, a fronte - invece - del nuovo rilevante calo tendenziale delle vendite all'estero della provincia di Potenza (-279.3 M €)13.
1) Il calcolo dei prezzi alle esportazioni italiane è stato realizzato sulla base della misurazione a prezzi costanti dei flussi di commercio estero disponibili nel datamart Congiuntura Mondiale del Sistema Informativo ExportPlanning.
2) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di sistema moda della provincia di Piacenza sono derivati dal settore abbigliamento (+96.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023), con gli incrementi di gran lunga più rilevanti registrati sul mercato cinese (+36.5 M €).
3) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di sistema moda della provincia di Varese sono derivate dai settori abbigliamento (-50.3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023) e gioielleria, orologi e bigiotteria (-43.7 M €).
4) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di sistema moda della provincia di Firenze sono derivate dai settori cuoio e pelletteria (-285.1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023) e calzature (-122.2 M €), con le flessioni più rilevanti registrate sul mercato svizzero (complessivamente -585 M € nei due settori).
5) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di chimica-farmaceutica della provincia di Milano sono derivate dai settori chimica di base (-132.8 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023) e materie prime energetiche (-71.3 M €), con le flessioni più rilevanti registrate sui mercati di Paesi Bassi (-47 M € per le vendite di chimica di base) e Germania (-66 M € per le vendite di materie prime energetiche).
6) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di chimica-farmaceutica della provincia di Latina sono derivati dal settore farmaci (+568.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023), con gli incrementi di gran lunga più rilevanti registrati verso Belgio (+479 M €) e Stati Uniti (+137 M €).
7) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di chimica-farmaceutica della provincia di Firenze sono, anche in questo caso, derivati dal settore farmaci (+496 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023), con gli incrementi di gran lunga più rilevanti registrati sul mercato statunitense (+442 M €).
8) La forte riduzione tendenziale dell'export del comparto chimica-farmaceutica della provincia di Ascoli Piceno trova ragione in un effetto "rimbalzo", dopo la forte crescita dell'anno scorso (+3.9 miliardi di euro tendenziali nel primo trimestre 2023), nel settore farmaci (-4.4 miliardi di euro rispetto al primo trimestre 2023), con particolare riferimento al mercato cinese (-3.4 miliardi di euro rispetto al primo trimestre 2023, dopo che un anno fa si era registrata una crescita tendenziale record di circa 3.5 miliardi di euro: si veda in merito l'articolo "Performance esportative dei territori italiani nel 1° trimestre 2023").
9) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Firenze sono derivati da meccanica varia (+228 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023) e motori, turbine e altra meccanica varia (+224 M €), con gli incrementi più rilevanti registrati nei flussi diretti verso Stati Uniti (+173 M € per le vendite di meccanica varia), Arabia Saudita (+57 M € per le vendite di motori e turbine) ed Iraq (+51 M € per le vendite di motori e turbine).
10) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Roma sono derivate, ancora una volta, dai settori metalli non ferrosi (-211.7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023) e aerei (-130 M €).
11) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Arezzo sono derivate dalle vendite di metalli non ferrosi (-91.3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023), elettrotecnica a bassa tensione (-34.6 M €) e metalli non ferrosi (-17.4 M €).
12) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Chieti sono derivati nuovamente dalle vendite di autoveicoli (+197.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con i maggiori progressi sui mercati di Algeria (+58.3 M €) e Germania (+48.3 M €).
13) Le maggiori penalizzazioni alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Potenza sono derivate, ancora una volta, dal settore autoveicoli (-266.2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2023), a causa soprattutto delle riduzioni tendenziali sui mercati di Stati Uniti (-149 M €) e Germania (-54 M €), a fronte - invece - della crescita tendenziale sul mercato algerino (+86 M €).