Bilancia commerciale Italia-USA: un gioco di equilibri

Gli attuali equilibri commerciali Italia-USA declinati per industria

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Stati Uniti Mercati esteri Made in Italy Incertezza Export Italia

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Come anticipato nell’articolo Lo stato delle relazioni commerciali Italia-USA, la tornata elettorale americana ha portato un aumento considerevole dei rischi al ribasso per le aziende manifatturiere europee, data la minaccia di escalation delle misure protezionistiche annunciata nel corso della campagna elettorale di Trump.
Ad oggi, a fronte di un interscambio complessivo che supera gli 800 miliardi €, per l’Unione Europea il mercato americano genera infatti quasi 190 miliardi € di avanzo commerciale. Questo significa che le imprese europee vendono sul mercato americano più di quanto comprano da esso, fenomeno che il neo-presidente Trump vorrebbe “riequilibrare” attraverso l’introduzione di tariffe. Tale minaccia protezionistica subentra a seguito di un progressivo rafforzamento delle relazioni commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti, fenomeno che ha interessato in particolare le imprese del Belpaese, per le quali gli USA sono oramai diventati il secondo mercato di destinazione dell’export nazionale, su livelli non molto lontani dalla vicina Germania.

Fig.1 - Principali mercati di destinazione export Italia
(valori in euro, prestima 2024)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning

Complice la forte vocazione internazionale, dei quasi 190 miliardi € di avanzo commerciale, circa 40 miliardi € sono riconducibili all’Italia. Come mostrato dal grafico che segue, dopo la Germania - che da sola vanta circa il 48% dell’avanzo commerciale nei confronti degli USA- Irlanda e Italia - quasi a pari merito – detengono rispettivamente più del 20% di tale avanzo; elemento che candida queste economie europee ad essere quelle maggiormente colpite, sebbene con diversa intensità.

Fig.2 - Primi dieci Stati UE per avanzo commerciale verso gli USA
(miliardi €, cumulata annua 2024)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning

La bilancia commerciale Italia-USA per industria

Un aspetto che risulta interessante approfondire attiene sicuramente, a questo punto, agli attuali equilibri commerciali esistenti tra Italia e USA, declinati per le principali industrie che animano gli scambi bilaterali. Il grafico che segue ordina i maggiori segmenti dell’export italiano verso gli Stati Uniti per rilevanza dell’avanzo commerciale.

Fig.3 - Saldo bilancia commerciale Italia-USA per industria
(miliardi €, cumulata annua 2024)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning

Appare evidente come le industrie che generano il maggior avanzo commerciale sono fondamentalmente quattro: il Sistema Moda (Prodotti finiti per la persona), il comparto dei Mezzi di trasporto e per l'agricoltura, entrambe con un avanzo commerciale rispettivamente pari a circa 9 miliardi €, l’industria del Sistema Salute, con un avanzo di 8 miliardi €, e infine il comparto Food & Beverage, che genera un saldo positivo di bilancia commerciale pari a 7 miliardi €.
Soprattutto per l’industria del Sistema Salute, tuttavia, il dato va letto con prudenza, a fronte dei legami di filiera esistenti tra le due aree, come evidenziato inoltre dal contestuale ampio deficit commerciale dell’Italia nel segmento degli Beni intermedi chimici.

Per le industrie appena citate particolarmente rilevanti risultano essere le voci dell'Abbigliamento, delle Calzature, dei Gioielli e dell'Occhialeria per il Sistema Moda, quelle degli Autoveicoli e Cantieristica navale per i Mezzi di trasporto, e quello delle Bevande alcoliche e olio d'oliva per l'Agroalimentare.

Sebbene si collochi a relativa distanza dalle precedenti casistiche, da citare risulta anche il caso dei Macchinari industriali, dove gli avanzi più significativi si legano alle Macchine alimentari e Macchine per il packaging.

È indubbio che l'esito delle elezioni americane ha aumentano in maniera consideravole i rischi al ribasso sulle dinamiche future delle esportazioni europee ed italiane verso gli USA. Secondo diversi analisti, tuttavia, un aspetto sostanziale che caratterizzerà l’azione tariffaria sui prodotti importati dall’Europa, rispetto a quelli cinesi, saranno gli obiettivi di tale politica commerciale. I dazi sui prodotti cinesi saranno infatti più alti e non negoziabili, mentre quelli sui prodotti europei saranno più moderati e, soprattutto, negoziabili.
A differenza della Cina, cioè, l’Europa potrebbe trovarsi nella posizione di poter rispondere a quella che sarà la nuova politica commerciale della neo-amministrazione Trump, portando il tavolo delle contrattazioni in un'ottica bilaterale.