L’Italia nel 2024: i mercati vincenti
Pubblicato da Marzia Moccia. .
Mercati esteri Made in Italy Incertezza Guerra commerciale Dove esportare Congiuntura Export ItaliaIl nuovo anno si preannuncia particolarmente complesso per la pianificazione strategica delle imprese italiane, rendendo cruciale una definizione attenta delle strategie di espansione e consolidamento sui mercati internazionali. Sullo scenario globale, il rischio geopolitico emerge come una delle principali sfide, a fronte dell’avvitarsi delle relazioni commerciali con gli Stati Uniti, segnato dalle crescenti incertezze sulle politiche protezionistiche della nuova amministrazione, e da un sistema del commercio mondiale sempre più frammentato in blocchi regionali.
In questo contesto in continua evoluzione, da dove partono le imprese italiane?
Per il 2024 si stima che le esportazioni italiane di beni abbiano relativamente tenuto nei valori, collocandosi su quota 622 miliardi €, in “timida” flessione del 0.4% rispetto al 2023.
Il risultato appare particolarmente interessante, tenuto conto anche del fatto che segue a un triennio in cui le imprese del Belpaese hanno dominato le performance dei principali pari europei.
Al fine di indagare le aree in cui le imprese del made in Italy sono riuscite a ritagliarsi crescenti spazi di mercato, il grafico che segue posiziona le geografie che animano l’export del Belpaese; per ciascuna, sull’asse delle ascisse viene riportata la quota di mercato italiana detenuta in media nel biennio 2021-2023, sull’asse delle ordinate la variazione di essa intercorsa nel 2024, la grandezza della ball è proporzionale al valore di export italiano verso il paese.
Tale rappresentazione si presta ad individuare i mercati in cui nell’ultimo anno si è registrato un rafforzamento del posizionamento competitivo Paese rispetto alla media 2021-2023.
Fig.1 – Quota di mercato Italia: principali partner commerciali

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
I partner del Vecchio Continente
Come da attese, data la prossimità geografica, la presenza italiana appare complessivamente più solida nei paesi del Vecchio Continente (UE e non UE), per i quali la quota di mercato detenuta dal Belpaese si colloca “strutturalmente” al di sopra del 4%.
Per quest’area nell’ultimo anno si è assistito a un irrobustimento della presenza italiana soprattutto in Spagna (ESP), Svizzera (CHE), Paesi Bassi (NLD), Turchia (TUR) e Grecia (GRC); buone performance anche verso le geografie del Regno Unito (GBR), Austria (AUT) e Portogallo (PRT).
Al contrario, gli esportatori italiani non sembrano perdere né guadagnare terreno sui due mercati più importanti, Germania (DEU) e Francia (FRA). Da segnalare è infine le deboli flessioni della quota di mercato detenuta dall'Italia verso le principali geografie di destinazione dell'Europa dell'Est, quali Romania (ROU) e Slovenia (SVN) e, in misura minora, anche verso Polonia (POL) e Repubblica Ceca (CZE).
America
Allargando lo sguardo oltreoceano, il mercato in cui la presenza italiana appare sicuramente più solida è quello statunitense, che negli ultimi anni ha aumentato la propria rilevanza all'interno delle geografie servite dalle imprese del made in Italy. Il 2024 ha tuttavia sostanzialmente consolidato il posizionamento italiano degli ultimi anni. In crescita più netta le economie latine di Messico (MEX) e Brasile (BRA).
Asia
Il primo dato da sottolineare è come la quota di mercato detenuta dall'Italia nei principali paesi di sbocco asiatici si abbassa su valori inferiori al 2%. Per quest’area, "timidi" incrementi del posizionamento del Belpaese si sono registrati solo per il Giappone (JPN), mentre si confermano i risultati degli scorsi anni in Corea del Sud (KOR) e Cina (CHN).
Nell'anno appena concluso l’export delle imprese italiane ha confermato dinamiche resilienti, potendo vantare alcuni punti di forza "strutturali" che si sono consolidati nel corso degli ultimi anni, e che hanno permesso loro di difendere, se non migliorare, il posizionamento competitivo su tutti i maggiori mercati serviti.
Tuttavia, in uno scenario geopolitico in evoluzione, con un aumento delle minacce protezionistiche, la difesa del ruolo strategico dell’internazionalizzazione per il sistema industriale del Belpaese passa anche da una progressiva diversificazione dei mercati target, al fine della riduzione del rischio e di un’adeguata strategia di adattamento.
Per ottimizzare il portafoglio mercati e individuare nuove geografie di destinazione, il team ExportPlanning ha sviluppato il report Graduatoria Mercati all'interno della collana Market Insights.
Dato uno specifico prodotto o segmento di business di un’impresa, il Report Graduatoria Mercati identifica i mercati prioritari, tenendo conto della strategia competitiva adottata dall'impresa e del relativo grado di esperienza sui mercati esteri. La graduatoria viene declinata sia per Paesi dell'Unione Europea sia per i mercati Extra-UE.
